Meglio corrotti che pedofili…
Come oscurare “Moscopoli”
Oggi sul “Corriere della Sera” Fiorenza Sarzanini
smonta la tesi ufficiale di Salvini e
della Lega, che nessuno sapeva cosa
facesse a Mosca il faccendiere Savoini (come da Dizionario: Faccendiere, “intrigante, mediatore di affari spec. poco onesti o addirittura
illeciti”). Alcune mail provano che Savoini era in Russia su invito del Viminale.
Dieci anni fa, pensiamo alle durissime campagne politico-mediatiche contro Berlusconi, per carità motivate, Salvini si sarebbe dimesso e il governo caduto. Come mai dieci anni dopo è ancora a cavallo?
Lasciamo stare, per ora, il sospetto di alto tradimento, che pur aleggia intorno a una brutta storia di scambio di intelligenze politiche (come si evince dalle registrazioni) tra emissari italiani e russi che non erano al Metropol per caso (come prova la Sarzanini). Concentriamoci invece su una questione fondamentale: il depistaggio mediatico orchestrato da giornali e social di destra. Si è praticamente creato dal nulla un caso Bibbiano, trasformando una storia di presunti intrallazzi amministrativi in una campagna, per dirla in modo brutale, contro la sinistra pedofila.
Tradotto: oggi comanda il Politicamente Corretto di Destra. Ecco la differenza rispetto a dieci anni fa.
Passi (si fa per dire) per la Rai , ormai consegnata al governo giallo-verde, ma non per il circuito Mediaset, che ha subito vampirizzato Bibbiano, ufficializzando l’approccio social in stile “PDofili”, pur di oscurare una storia che “Repubblica”, unica voce autenticamente dissonante, ha denominato, per l'inconfondibile olezzo di spie e tangenti, "Moscopoli".
Questa compatezza - come del resto quella di segno contrario ai tempi di Berlusconi - fa veramente paura. Ridotto all'osso, il ragionamento, sotteso alla potente e diffamatoria campagna contro la sinistra dipinta come un banda di pedofili, risulta essere il seguente: meglio corrotti che froci (per usare un termine caro alla destra).
Che poi, su Bibbiano non sia emersa alcuna pistola fumante pedofila non aveva e non ha alcuna importanza, ciò che contava e conta è opporre a un argomento forte (“Moscopoli”) un argomento ancora più forte, una specie di arma atomica (“PDofili). Perché per la “brava gente” che vota Salvini o si appresta votarlo il messaggio propagandistico che deve passare è questo: che il Pd ruba i bambini alle famiglie povere, ma “normali” per affidarli alle famiglie gay, ovviamente “anormali”. Non importa che un fatto sia vero, l'importante è che la gente lo creda tale. Dopo di che diventa vero a tutti gli effetti. Cento anni fa il nemico, inventato a tavolino, era la "Lobby Ebraica", oggi la "Lobby LGBT".
Probabilmente, qualcuno di quei bambini sarà stato pure affidato a coppie omosessuali. E allora? L’accostamento antiscientifico tra pedofilia e omosessualità è l’arma prediletta del mondo reazionario, grazie agli stessi che credono che il cancro si possa curare con il bicarbonato... Ieri questa gente credeva ai Protocolli dei Savi di Sion, oggi, per così dire, ai Protocolli di Dolce & Gabbana...
Purtroppo, la campagna disinformativa, almeno per ora, sembra riuscita, perché la “PedoBibbiano” ha oscurato “Moscopoli”.
Sempre che l’articolo della Sarzanini, non riesca a risvegliare i sani spiriti illuministi e liberali del giornalismo italiano e frantumare in mille pezzi il muro di gomma del Politicamente Corretto di Destra.
Cosa, al momento, difficile. Però, mai dire mai.
Carlo Gambescia
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