Abbattuto il Ponte Morandi
Il modello talebano
Che ci sarà mai da ridere e gioire? L' abbattimento è costoso, la
ricostruzione si profila altrettanto cara. Purtroppo, la
demolizione del Ponte Morandi a colpi di esplosivo è una convincente e triste metafora che ci aiuta a capire le disastrose condizioni
antropologiche, prima ancora che economiche, in cui oggi versa l’Italia.
Un Paese allo sbando, dove, per
un verso, l’odio politico, animato da un pessimismo antropologico degno del
Vecchio Testamento, scorre a fiumi, mentre per l’altro, si ritiene, sposando l’ Ottimismo Giacobino che, ripartendo da zero, si possa edificare l’Italia della Perfezione
Morale.
Un pericoloso mix di pessimismo e utopismo che rischia di affossare l’Italia. Parliamo di un fondamentalismo antropologico che come tutte le visioni estreme,
irrealizzabili (nel bene come nel male) non può non tradursi nei fatti quotidiani del piccolo cabotaggio né rivoluzionario né conservatore. Una navigazione sottocosta che però - attenzione - non rifugge dal bel gesto politico, esemplare, un tanto al chilo. Purtroppo, la prima vittima dell'estremismo antropologico populista è il realismo politico.
Sapete come rispondono i cretini che ridono dell’abbattimento del Ponte
Morandi? Che pagherà Atlantia. Come se non ci fosse lo stato di diritto, i tribunali, i periti, eccetera, eccetera. E come è giusto che sia, perché ballano i miliardi. Di conseguenza, passeranno anni e anni per arrivare a sentenza. Ammesso e non concesso che alla fine vengano accertate le responsabilità di Atlantia. Intanto però la società privata può essere additata al popolo come la principale colpevole. Omettendo, tuttavia, due particolari: uno che lo stato avrebbe dovuto controllare; due, che, per ora, in attesa di sentenza, pagherà, il contribuente italiano. Ridete, ridete cretini, che la mamma ha fatto gli gnocchi...
Un'ultima cosa. Non si capisce come sia stato possibile nell’Italia della grancassa culturale del
riciclo (in chiave anticapitalista, of course) non
aver tentato di riciclare, dal
punto di vista costruttivo, il Ponte Morandi, tra l’altro un capolavoro di ingegneristica ammirato nel mondo… Un simbolo della modernità.
No,
serviva una lezione, costi quel che costi. E qui torniamo al valore metaforico delle
cariche esplosive, presentate come necessarie all’anno zero della nuova politica italiana. Perché il passato va cancellato.
In fondo, se ci si pensa bene, è il modello talebano.
In fondo, se ci si pensa bene, è il modello talebano.
Carlo Gambescia