In Occidente si celebra il successo del vertice Nato tenutosi a Madrid. Pura propaganda. Un consiglio ai lettori: restare a guardia dei fatti, mai perdersi dietro alla guerra delle parole.
Cominciamo dalle parole. Biden ha dichiarato che gli Usa “rafforzeranno la loro presenza militare in Europa, incluse le capacità difensive aeree aggiuntive in Germania e Italia”.
Sembra chissà che debba succedere… In realtà, per passare ai fatti, gli Usa “invieranno in Italia un battaglione per la difesa aerea a corto raggio composto da 65 militari”. Il gruppo, come precisa il dipartimento della difesa Usa, “è un’unità subordinata al battaglione per la difesa aerea a corto raggio stanziato in Germania”.
Insomma roba da ridere… Da guerre pacioccone per dirla con Attalo, gran disegnatore di vignette umoristiche nei nostri anni verdi.
Probabilmente anche i russi ridono sotto i baffi. Però a loro volta devono, per ragioni contro-propagandistiche, far finta di prendere sul serio le dichiarazioni di Biden. Sicché rispondono con altri paroloni sull’ “imperialismo americano…
Ecco le contro-dichiarazioni di Putin sul vertice Nato:
«In serata il presidente Russo Vladimir Putin ha condannato le “ambizioni imperiali” della Nato, accusando l’alleanza di cercare di affermare la sua “supremazia” attraverso il conflitto in Ucraina. “L’Ucraina e il benessere del popolo ucraino non è l’obiettivo dell’Occidente e della Nato, ma un mezzo per difendere i propri interessi”, ha detto Putin ai giornalisti nella capitale del Turkmenistan, Ashgabat. “I leader dei Paesi Nato vogliono affermare la loro supremazia, le loro ambizioni imperiali”» (*)
Sono pure e semplici schermaglie verbali. Con una differenza però, che la Russia ha attaccato in forze l’Ucraina e gli Stati Uniti giocano ai soldatini. Questi sono i fatti. Semplificando: la guerra russa, a differenza di quella Nato, non è pacioccona.
Ovviamente per i filorussi, sparsi in Europa e nel mondo, il pericolo viene da Ovest e quel che dice Putin è puro vangelo anti-imperialista.
Ma di quale imperialismo parliamo? Se, in realtà, finora, gli Stati Uniti e la Nato hanno solo abbaiato e inviato armi obsolete all’Ucraina? Paese che invece, nonostante tutto, riesce eroicamente a resistere... A cosa? A ciò che la stessa Nato, proprio ieri ha definito, con riguardo alla Russia, un tentativo “di stabilire sfere di influenza e controllo diretto attraverso coercizione, sovversione, aggressione e annessione [usando] mezzi convenzionali, informatici e ibridi contro noi e nostri partner”.
Magnifico. Sul piano delle parole si tratta di una definizione perfetta: una fotografia concettuale della reale natura dell’imperialismo russo, se proprio si vuole usare questo termine. Parole giustissime alle quali però non segue alcun fatto. Perché con sessantacinque soldati americani in più sul suolo italiano non si vince nessuna guerra.
Per inciso in Italia (2021)sono presenti circa 12 mila soldati americani (**): un vero esercito di occupazione… Annibale, secondo Mommsen, varcò le Alpi con cinquantamila uomini (all’inizio ne aveva centomila). Gli storici dell’età contemporanea ci dicono che nel marzo del 1945 in Italia erano presenti un milione e mezzo di soldati alleati contro quattrocentocinquantamila tedeschi e fascisti (***). Valuti il lettore.
I russi sanno benissimo che gli Stati Uniti abbaiano e che non hanno nessuna voglia di mordere. Detto altrimenti, di dare una lezione a Mosca. E così ne approfittano, andando avanti a colpi di missili sull’ Ucraina.
Concludendo, il lettore badi ai fatti, e non si perda dietro alle parole. E i fatti dicono che l’iniziativa militare è nelle mani dei russi. Il che non va bene.
Carlo Gambescia
(*) Qui (anche per le altre citazioni): https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/06/29/la-nato-si-rafforza-in-europa-mosca-atto-destabilizzante_dbed7404-d5c7-42c5-a8a9-e14a2bc984c3.html .
(**) Qui: https://www.youtrend.it/2021/08/30/dove-sono-i-soldati-americani-nel-mondo/ . Link che rinvia a un accreditato studio in materia.
(***) T. Mommsen, Storia di Roma antica, libro III, Sansoni, Firenze, p. 719. Sulla campagna d’Italia 1943-1945, per i numeri, si veda la rapida ma efficace sintesi di Pietro Pastoretto, consultabile online: https://www.arsmilitaris.org/pubblicazioni/LE_FORZE_TEDESCHE_IN_ITALIA.pdf