domenica 19 maggio 2019

L’ ”oceanica” manifestazione di Milano
Tutti gridano Salvini Salvini!




Avremmo gradito  che ieri  Salvini, il Giostraio Mancato, avesse onestamente affrontato  le principali contraddizioni dei cosiddetti movimenti sovranisti.  E invece  si sono susseguiti  i   soliti feroci  slogan nazionalisti,  i rosari della Madonnina,  le impossibili dichiarazioni  di guerra economica  a questo e quello.  Con gli alleati europei a fare da pallide  comparse dinanzi  a  colui che, anche a Milano,  ha avuto  la faccia tosta di dichiararsi nemico dei razzisti.    
  
Insomma, ieri in piazza del Duomo  tutti  gridavano Salvini Salvini! Come in altri disgraziatissime manifestazioni oceaniche del passato davanti al balcone di Piazza Venezia. Stessa faccia tosta, stessi progetti rovinosi per l'Italia.   
Eppure, coloro che sono corsi ieri  in piazza  per applaudirlo sembrano ancora non capire il guaio in cui si è cacciata l'Italia. Ovviamente, Salvini nulla ha fatto e farà  per chiarire l’equivoco. Quale?  Che il sovranismo non potrà mai realizzare i suoi fantapolitici programmi se non  al prezzo  di rovinare economicamente  e politicamente l’Italia. 
Dove prendere i soldi per abbassare le tasse?  Sui mercati? E a che prezzo se lo spread vola perché i bilanci non sono in ordine? E  non potranno non continuare a esserlo, se al tempo stesso si promette più spesa pubblica, dichiarando di non voler  aumentare le tasse?
Queste sono le contraddizioni economiche dei sovranisti. Contraddizioni oggettive: o con i mercati o contro i mercati.   Alle quali si somma   una enorme antinomia politica.  Quella di fare la voce grossa con gli alleati europei, non avendo però  alcuna reale forza politica ed economica da gettare nella fornace.  Rischiando così o di dover far marcia indietro con la  coda tra le gambe o di ritornare all’autarchia, in forma postmoderna con le file davanti a supermercati e bancomat.   
Rovina economica.  E politica. Perché ci sarà sempre  qualche dittatore con gli occhi a mandorla  o meno,   pronto  a tenderci la  mano e   inviare i suoi consiglieri economici e militari. L'Italia non ha il petrolio come Venezuela, ma resta sempre  una portaerei naturale e culturale,  dove una élite euroasiatica può vivere nel lusso, vestirsi e mangiare bene. A spese nostre.  E servita da camerieri  in rigoroso completo sovranista.   
Se il Giostraio Mancato fosse  coerente con le sue idee. dovrebbe dire agli italiani che il sovranismo implica il protezionismo, e il protezionismo, dal momento che le altre nazioni non rimarranno a guardare, comporta l’isolamento economico. E che di conseguenza, ci saranno sacrifici da fare, e anche grossi. Fare i bulli costa.  
Però Salvini sa benissimo che così smetterebbe di riempire le piazze.  E allora che fa? Promette, promette, promette. E gli italiani  bevono, bevono, bevono.       
Possibile che  siano così stupidi? Al punto di correre dietro ancora una volta alla trombetta nazionalista?  Senza pensare alle gravi  conseguenze? Pare proprio di sì.  
Il sovranismo  o rinuncia a essere tale  o manderà a fondo l’Italia. Tertium non datur.   


Carlo Gambescia