Dimenticare Gianni De Michelis
Oggi
la stampa è divisa. Quella vicina alla destra rievoca quasi con nostalgia Gianni De
Michelis, l’altra, a sinistra, invece o condanna o nasconde la notizia della scomparsa, che più o meno è la stessa cosa. (*)
Il
punto è che tutti giornali, anche quando tacciono, in qualche modo parlano di Gianni De Michelis, dell' angelo o del diavolo. Insomma, non lo hanno dimenticato.
Il
vero problema è che con De Michelis non si è dimenticata l’intera esperienza del socialismo craxiano
conclusasi, e male, nelle aule dei
tribunali. Si dovrebbe invece riflettere
sull’uso della memoria in politica, una vera e propria arte, fondata sulla
denigrazione o l’apologia per fini quasi
sempre politici. Mai storici o sociologici.
Oggi
il fantasma di Gianni De Michelis viene usato dalla destra, per affermare che era corrotto ma capace, e dalla sinistra
per dipingerlo come incapace e corrotto. De Michelis, viene anche utilizzato dai populisti di destra e dai populisti di sinistra come arma di distrazione di massa. Di più: in qualche misura, gli opposti giudizi su di lui, sembrano perfino rinsaldare centrodestra e centrosinistra: il primo a favore, il secondo contro.
Ma il vero punto non è questo.
Il
fatto è che la verità storica e sociologica
su De Michelis non interessa a nessuno. Quel che serve è la materia
prima per tirarsi palle di
merda in faccia (pardon). Peccato, perché
la verità è semplicissima: le fasi di crescita economica, come furono gli anni
Ottanta, sono sempre accompagnate da fenomeni di corruzione e concussione, proprio perché (semplificando) girano i
soldi. E ciò non poteva non accadere, e a
maggior ragione in un sistema economico
misto, come quello italiano, dove all’epoca proliferavano le aree grigie pubblico-privato: quelle che favorivano e favoriscono il "magna magna", per dirla
volgarmente. Tutto qui. Risolto il Mistero De Michelis.
Destra
e sinistra, invece di interrogarsi sul programma minimo, ossia, su come uscire dall’economia mista ( che continua
invece a imperversare, anche nei tempi
di magra, il che per inciso, la dice lunga sulle vere disfunzionalità italiane), ci si accapiglia
sul programma massimo. A cosa ci riferiamo? All’idea
del politico moralmente perfetto. Al progetto stellare di come edificare l’uomo nuovo etico-politico: cavallo di battaglia, come è noto, del
populismo di destra e di sinistra. Scopo: catturare i voti dei gonzi. Che sono tanti. Ecco le armi di distrazione di massa.
Insomma, invece di dare un deciso taglio alle tentazioni, facendo uscire lo stato dall’economia, si propongono cure di denaro da pubblico da cavallo.
Insomma, invece di dare un deciso taglio alle tentazioni, facendo uscire lo stato dall’economia, si propongono cure di denaro da pubblico da cavallo.
De
Michelis, che difese sempre a spada tratta l’economia mista, perché la sapeva
lunga, ora, di lassù, si starà facendo pazze risate.
Carlo Gambescia
(*) Qui le prime
pagine: https://giornali.it/quotidiani-nazionali/prime-pagine/
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