L’Elemosiniere del Papa riattiva la
corrente in uno stabile occupato
Il ritorno del clericalismo
Alla destra naturalmente la cosa non è piaciuta, perché dietro gli occupanti
dell’edificio romano si nascondeva la sinistra. Di
conseguenza sono subito partite le scomuniche politiche per il cardinale
“Elemosiniere del Papa” che ha rotto i sigilli della luce "apposti" dalle
autorità a causa delle bollette non pagate dai compañeros (*) .
Ovviamente,
se al posto dei compagni ci fossero stati i camerati, il cardinale
Konrad Krajewski se la sarebbe cavata a buon mercato. Anzi, gli elogi si sarebbero sprecati. E per quale ragione? Perché Krajewski avrebbe provato, stando alla tragicomica intervista di Giampaolo Rossi, consigliere Rai a proposito del Salone del Libro (**), di aver
compreso il nuovo senso della storia. Quale? Quello che riporta gli italiani dritti dritti
alle panzane del Ventennio. Per il lato comico, ovviamente. Il tragico invece è nel
fatto che Rossi, una specie di Fukuyama capovolto, ci crede.
Ma torniamo al punto. In realtà, il gesto del prelato polacco, se non sarà smentito dal Papa, è altrettanto démodé quanto le dichiarazioni di Rossi, perché maleodora di clericalismo. Significa che la Chiesa , sfidando i poteri costituiti, come un qualsiasi altro contropotere, è tornata ufficialmente a fare politica. E dalla porta principale. Quella della violazione delle leggi in nome di principi altri, politici o meno qui non interessa. La Chiesa agendo in questo modo si auto-rappresenta, socialmente, come anticipato, quale potere costituente che si propone di sostituirsi al potere costituito. Entra in urto, volontariamente, con esso, come in qualsiasi altra forma di guerra civile.
E qui c’è da fare una distinzione fondamentale, che spesso gli anticlericali dimenticano: la Chiesa , storicamente e sociologicamente parlando - come mostrano le meravigliose pagine di un liberale autentico come François Guizot - si è ritrovata nell’Alto medioevo e in altri momenti storici di vacanza del potere politico, come da ultimo nel 1943-1945, a fare di necessità virtù, sostituendosi nelle attività amministrative al dissolto potere laico. Parliamo quindi di un moto sociale involontario, inintenzionale se si vuole.
Ciò, per contro, significa che si ha clericalismo, come ad esempio dopo l’Unità d’Italia, quando i poteri laici sono vivi e vegeti. Perché si è davanti a sfide portate intenzionalmente dalla Chiesa al potere politico. E questa è una cosa che andrebbe spiegata agli anticlericali. Il che vale soprattutto per i laiconi di "Repubblica" che, oggi, inneggiano stupidamente al cardinale Robin Hood.
Però, ecco il punto, il nostro ragionamento dovrebbe chiarire la natura clericale di quanto è accaduto a Roma. Certo, si tratta di clericalismo che sposa il populismo di sinistra. Respingendo, sempre politicamente, quel populismo che mescolato al sovranismo, incarnerebbe invece, secondo Giampaolo Rossi, il nuovo senso della storia. Per inciso, siamo davanti a una tesi, quella di Rossi, talmente radicale, che in precedenza altri consiglieri Rai di destra - perfino un fascistone come Veneziani - non avevano mai osato avanzare. Il che la dice lunga sul guaio in cui si è cacciata l'Italia.
Ciò significa anche un’altra cosa: che la destra, in particolare quella che parla del nuovo senso della storia, attacca il populismo di sinistra in nome del populismo di destra. Perché, ripetiamo se il cardinale avesse rotto i sigilli, mettiamo di un edificio occupato dai neofascisti, oggi sarebbe il loro eroe. Il punto quindi è che, rossi o neri, sempre di clericalismo e populismo si tratta.
Certo, il fatto che la Chiesa , salvo smentite del Papa, sembra schierata con i populisti di sinistra, ripetiamo, allarma i populisti di destra. Ma sono lotte interne tra nemici giurati del liberalismo. Va infatti ricordato che anche nella seconda metà dell’Ottocento i parroci, scendevano, idealmente o meno, in piazza con anarchici e socialisti. Però allora, fortunatamente, esisteva uno stato liberale pronto a difendere i suoi cittadini da tutti i populismi di destra e di sinistra, clericali e non clericali, reazionari e non reazionari.
Oggi invece no. E per quale ragione? Perché sono al governo i populisti di destra e di sinistra. Anzi, visto che si riparla di senso della storia: fascisti, anarchici e socialisti. Esageriamo? No, perché si stanno candidando pure i preti.
Carlo Gambescia
(*) Qui la notizia: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/05/12/elemosiniere-papa-riattiva-corrente-a-stabile-occupato-_1c1f560b-da51-4e9e-8246-5959cb8b11cc.html
(* *) Qui la tragicomica intervista rilasciata da Rossi: https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/giampaolo-rossi-rai-su-altaforte-diktat-di-unelite-intellettuale-arrogante-117194/