lunedì 11 marzo 2019

Zingaretti da Fazio
Renzi come Saddam




Che mai avrà fatto Renzi al Partito democratico?  Ieri sera, Zingaretti, ospite di Fazio, per poco non ha proposto la  distruzione fisica del Nazareno, la sede del Pd.  Perché, come si intuisce, secondo il romanzo criminale della sinistra post-comunista, l'imputazione per  l'edificio sarebbe quella di rimandare  all'iconologia  politica  del leggendario patto  tra Renatino-Berlusconi e Crispino-Renzi… "Prendemose l' Italia"... Insomma, una dépendance di Mafia Capitale (altra bufala populista). Di qui, la furia  iconoclasta, come atto  purificatore.
Ecco la  sintesi dell’intervista

Chiudere il Nazareno e aprire il Pd. Nicola Zingaretti lancia la sua prima decisione clamorosa da quando è segretario del partito a Che Tempo Che Fa su Rai Uno in prima serata ed é già la fine di una storia. Quella della sede storica dei Dem, in una parte del palazzo del Collegio Nazareno, nel centro storico di Roma, vicino a piazza di Spagna. Un simbolo forte, il Nazareno, divenuto negli anni dopo la fondazione nel 2007 un sinonimo di Pd. E legato indissolubilmente al Patto del Nazareno, il controverso e non durevole accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, il 18 gennaio 2014.
"Vorrei cambiare la sede nazionale del Pd, spostarla da via del Nazareno - annuncia Zingaretti intervistato da Fabio Fazio -. Non l'avevo ancora detto mai. Vorrei costruire delle sedi con dei co-working delle idee per ragazzi e ragazze, che ci dicano anche 'state sbagliando, dobbiamo cambiare posizione'. Dobbiamo sbaraccare e ricostruire, aprire una nuova e bella sede con una libreria al piano terra, tra le altre cose". Un cambiamento non solo fisico, ma anche di filosofia politica, nelle intenzioni del governatore della Regione Lazio. "Spalancherò porte e finestre per costruire una forma partito completamente diversa", assicura il nuovo leader del Pd, "le sedi devono essere aperte, se dobbiamo tornare dalle persone dobbiamo dare dei segnali chiari. Non bisogna sempre dire venite, dobbiamo andare noi da loro". "Non dobbiamo essere presuntuosi, avere la puzza sotto al naso", insiste Zingaretti pensando alle future alleanze, "alleanze 2.0 per creare un'alternativa e mandare a casa la destra peggiore di sempre".
 (http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/03/10/pd-zingaretti-chiudere-il-nazareno-che-tempo-che-fa-fabio-fazio_ca4fc2fc-d35d-475b-933b-4811f6995668.html )
                                       
Chiudere il Nazareno, aprire il Pd. Ai ggggiovani, of course.  Puro populismo  di sinistra con importanti venature morali comuniste.  Zingaretti, vuole rimettere indietro gli orologi.  A cominciare dalla micro-idea della Libreria al  piano terra, come fu  per  Rinascita, all’epoca delle Botteghe Oscure... Il diavolo si nasconde  sempre nei dettagli.

Quanto al giovanilismo,  che dire?  Pura  parola d’ordine in stile  finto sessantottino. Per quale ragione finto? Perché rinvia ai soldatini di piombo della FGCI, senza un gamba, quella della contestazione.  Non si dimentichi  che  Zingaretti, fu segretario della Federazione Romana negli Anni Ottanta del secolo scorso:  ultimi fuochi securitari del Pci  verso i giovani iscritti, fuochi stanchi, ma fuochi. 
Eppure Renzi, di libri ne ha scritti una decina,  e di anni ne ha quarantaquattro.  Non è un rudere. Che  mai avrà fatto  ai post comunisti come Zingaretti? Probabilmente gli si rimprovera l' aver tentato, con tutte le imperfezioni del caso e dell’uomo,  di  traghettare il Pd  verso una sinistra moderna, europeista, non feticista nei riguardi  della Costituzione. Insomma, una sinistra attenta al merito, decisionista e meno burocratica, non ostile di principio al mercato.
E come  hanno reagito i post comunisti ?  Che c’è sempre un giudice, non a Berlino, ma a sinistra.  E quindi  hanno scatenato contro  Renzi  la “questione morale”,  di berlingueriana  memoria.  Che però non funzionava, quando si parlava di assunzioni  Rai e  quando  le Coop facevano buoni affari con le Coop dell’Europa dell’Est. Portando fieno fresco nella cascina delle Botteghe Oscure.  E quando, a proposito della Libreria Rinascita, vi si potevano acquistare i preziosi libri di Ceausescu, pubblicati dalla casa editrice del Pci. 

Per farla breve,  i post-comunisti ( a questo punto, poco post molto vetero) hanno  tentato di inchiodare in tribunale Renzi.  Non riuscendo a distruggerlo con il tintinnar di manette,  se la sono presa con collaboratori e genitori. E i giudici sono tuttora alacremente al lavoro.
Politicamente parlando, salvo miracoli,  Renzi è ormai bollito.  Non pago, di questo, neppure fosse Saddam, un ex dirigente della Fgci, parla di distruggere simbolicamente il Nazareno, evocando il Presepe di Botteghe Oscure.  Vergogna. Neppure la nobiltà di  non infierire sul nemico in ginocchio.
Tra due mesi si vota per le  Europee. Su una cosa ha ragione Zingaretti: “questa destra”  è la peggiore di sempre.  Ma anche “questa sinistra” non è da meno.  

Carlo Gambescia