Dopo il lungo vertice notturno, nessuna
decisione
Si
può mettere la modernità ai voti? Ecco
la vera riflessione da fare, a proposito dell’atteggiamento irresoluto (Lega) e
negativo (Cinque Stelle) nei riguardi
della Tav: un’opera che sembra
ormai trascinarsi stancamente, tra stupidi
veti politici incrociati, verso la sua
“cancellazione”, secondo la sciagurata terminologia giornalistica del nostro tempo.
In pratica, dal
vertice notturno del Governo giallo-verde, è uscito un altro
rinvio sulla natura piatta o rotonda della Terra… Perché di questo si discute,
pur ammantando il discorso con cifre, fondi in arrivo o meno e
argumentum ad hominem, come sul "Fatto" di oggi. Insomma, che cosa è in gioco? La visione
moderna della realtà.
Inutile
qui, fare la cronistoria, degli avversari della modernità in Italia, cioè dei nemici, per dirla tutta, di quel modo di vivere e
pensare che scorge nelle scienza e nelle sue applicazioni, il segno distintivo di una civiltà. Un qualcosa che distingue l’Occidente da tutte le civiltà precedenti. E di cui dovremmo essere orgogliosi, in primis i politici.
Pertanto,
come si può intuire, la questione Tav, non è politica o economica, come di regola si legge, ma
fi-lo-so-fi-ca. Concerne una visione del mondo che dovrebbe essere condivisa da
tutti, senza se e senza ma: qualcosa di pre-politico, di filosofico per l'appunto, che non
può essere messo ai voti. A meno che non si voglia rischiare il ridicolo. Come, ad esempio, se qualcuno proponesse di sottoporre a referendum la natura sferica del pianeta Terra. Roba da ridere. E fragorosamente.
Eppure il Giostraio
Mancato, che dovrebbe rappresentare, almeno in
teoria, "anche" una destra liberale e moderna, sembra non disdegnare un referendum sulla Tav. Insomma, auspica che gli italiani decidano della natura sferica o
meno della Terra. E che fa il "Corriere della Sera", un tempo giornale di riferimento della moderna borghesia italiana? Si adegua, e parla di ultimatum salviniano. Sì, contro la modernità.
Tra l’altro Salvini,
perché è di lui che parliamo ( i misoneisti di Cinque Stelle non meritano alcun commento…), ieri si è anche distinto per un affondo oscurantista sulla necessità di ammettere comunque a scuola i bambini non vaccinati sotto i sei
anni. Complimenti.
Evidentemente, il Giostraio Mancato scorge nei vaccini, come quei polverosi parroci dell’Ottocento, reazionari fino al midollo, sotterranei e invisibili strumenti del diavolo.
A questo siamo ritornati... Purtroppo,
il populismo è "anche" rivolta contro la
scienza in nome del popolo ignorante.
E sia. Continuiamo
a farci del male. Buona giornata a
tutti.
Carlo Gambescia