venerdì 2 agosto 2019

Giorgia Meloni  e Luigi  Di Maio vogliono 
revocare  la cittadinanza a Sandro Gozi
Come ai tristi tempi dell’assassinio dei fratelli Rosselli




La vera natura della realtà italiana  è  tragicomica…   Cioè al tempo stesso si ride e si  piange. Come nella famosa  commedia all' italiana.  Si pensi a un film come  “Il Vedovo”  dove a un certo punto irrompe la morte. Ma anche al  “Sorpasso”. 
A cosa ci riferiamo? Alla tragicomica  proposta di ritiro della cittadinanza a  Sandro Gozi,   perché, si legge,  diventato responsabile per gli Affari europei del governo Macron.  Proposta  avanzata da Giorgia Meloni e Luigi Di Maio.
 Gozi e Macron

Ci si appella a una legge  sulla Cittadinaza del 1992 dove si legge che

[12.1] Il cittadino italiano perde la cittadinanza se, avendo accettato un impiego pubblico od una carica pubblica da uno Stato o ente pubblico estero o da un ente internazionale cui non partecipi l'Italia, ovvero prestando servizio militare per uno Stato estero, non ottempera, nel termine fissato, all'intimazione che il Governo italiano può rivolgergli di abbandonare l'impiego, la carica o il servizio militare  (*)

Pertanto, in punta di diritto,  si dovrebbe però prima intimare ufficialmente a Gozzi di abbandonare l’ "impiego".   E per quale ragione il “Governo Italiano” dovrebbe obbligarlo a  tornare a casa?  La Francia è membro Ue come l’Italia, con tutto quel che consegue sul piano giuridico, eccetera, eccetera.
Carlo e Nello Rosselli

L’unica ragione che potrebbe essere evocata  è quella che la Francia ci è nemica.   Ma come è possibile, se sani di mente,  sostenere una tesi del genere?  O meglio,  la si può ritenere vera solo in nome di un  nazionalismo demenziale fuori luogo, fuori tempo, fuori tutto, che ingigantisce, come accade agli psicotici,  la normale dialettica esistenziale. In questo caso politica.  
Ecco il  lato ridicolo della vicenda.  Quanto a quello tragico, non si può nascondere che un linguaggio così truculento non si usava in Italia dai tempi del fascismo e in particolare dall’assassinio dei  fratelli Carlo e Nello  Rosselli (sotto il titolo la foto dei funerali parigini).  Uccisi nel giugno del 1937  da sicari fascisti al soldo dei servizi segreti italiani.  Due coraggiosi oppositori del regime,  dipinti dalla stampa fascista come traditori dell’Italia.
E qui si piange. Perché il rischio di finire fuori strada, come nel "Sorpasso", si fa sempre più reale.
L' Italia è messa veramente male. 

Carlo Gambescia