lunedì 12 agosto 2019

Salvini e Gere
La classe non è tutto...



Il botta e risposta tra Matteo Salvini   e  Richard Gere  non può passare inosservato, anche su queste pagine, perché si tratta di  due personaggi importanti:  Salvini  ora fa parte della  classifica di "Time" sulle cento persone più influenti al mondo, Gere è Gere, una stella di Hollywood.

Il lato curioso, stando almeno alle wiki-informazioni,   è che i due personaggi  hanno non poche  cose in comune. Anagrafe a parte,  Salvini è del 1973, Gere del 1949. L'attore  nel 1968 aveva diciannove anni.  
Però sia Salvini che Gere, provengono  da   famiglie borghesi, quasi fotocopia:  madri casalinghe, padri impiegati. Inoltre Salvini è nato  a Milano Gere a Filadelfia, quindi hanno vissuto non in città periferiche, ma in contesti urbani, civili e sviluppati.  
Tutti e due non hanno completato gli studi universitari. Divorziati con figli.  Salvini è  cattolico dalla nascita. Gere buddista dall’età di vent’anni.  Salvini a vent’anni  tentò con la televisione, partecipando a giochi a quiz. Quindi chissà…  
Gere, per contro a trent’anni, ancora prima dell’affermazione,  scoprì  la causa del Tibet e più in generale l’importanza  dell’impegno umanitario su scala mondiale. Per contro, l’umanitarismo di Salvini si ferma ai confini nazionali  
Ovviamente, grazie ai numerosi film di successo, Gere è ricchissimo, Salvini  gode invece di una agiatezza  che proviene dalla sua regolare  attività politica come dirigente della Lega, parlamentare europeo e italiano.

Nel botta e risposta,   Gere ha  sostenuto che Salvini appartiene alla schiera dei politici che dividono e creano a tale scopo capri espiatori. Salvini ha invitato l’attore americano a ospitare gli immigrati a casa sua. Gere ha posto un problema classico di filosofia politica, rivelando cultura e sensibilità, Salvini invece   non ha rinunciato alla battuta facile e triviale, mostrandosi incolto e insensibile.  Da una parte,  c’è un attore  che si espone  politicamente, dall’altra un politico che si espone a  una brutta figura.
Gere e Salvini, due borghesi di successo,   però con due destini politici diversi. L' uno di sinistra, l’altro di destra.   
Ciò  significa che l’appartenenza sociale, come invece sostengono  marxisti e materialisti sociali,  non determina la scelta politica. La classe non è tutto insomma. Però magari nel senso di stile... 

Carlo Gambescia