Destra all’attacco
Prove tecniche di distruzione della liberal-democrazia
La
stampa di destra e i politici di destra continuano a commettere errori su errori con lettori ed elettorato. Si comportano come cattivi maestri. Dipingendo un possibile governo M5s-Pd come fuorilegge. Attaccano lancia in resta. Non hanno proprio capito nulla.
Dicevamo errori. Di che genere? Di genere unico: populista. Qualche esempio.
Dicevamo errori. Di che genere? Di genere unico: populista. Qualche esempio.
In
primo luogo, lo si delegittima dipingendolo come “governo dell’inciucio” e del “ribaltone”. In realtà, la crisi è targata Salvini: farsi un esamino di coscienza no? Inoltre, qualsiasi governo che scaturisca dal dettato
costituzionale e in possesso dei numeri giusti è legittimo, e questo è il caso
di un possibile governo M5S-Pd. Perché giocare
sporco con gli avversari, squalificando agli occhi degli elettori le regole della democrazia
rappresentativa?
In
secondo luogo, lo si dipinge come un governo “sottomesso all’Europa
e agli immigrati”. Così si crea, artatamente, un problema che non esiste. Perché si
tratta di questioni - soprattutto
l’aiuto umanitario - sulle quali
si dovrebbe essere d’accordo tutti, in nome di un superiore principio di
solidarietà che unisce e umanizza tutti.
Inoltre, l’Europa, dopo due tragiche guerre nazionaliste, rappresenta ormai il nostro unico destino di pace. Perché, anche qui, giocare sporco, diffondendo tra gli elettori idee fasciste? Graditissime, quando si dice il caso, ai populisti?
Certo, su queste basi, quando si andrà a votare, la destra potrebbe anche vincere. Come capitò a Hitler, altro demagogo... Non sarebbe la prima volta. Le liberal-democrazie si reggono su un equilibro delicatissimo, legato principalmente, ripetiamo, al rispetto del contendente. Si pensi a un equilibrista sospeso sul vuoto. Talvolta basta un nulla. Figurarsi il presentare agli elettori l'avversario come un nemico giurato.
Inoltre, l’Europa, dopo due tragiche guerre nazionaliste, rappresenta ormai il nostro unico destino di pace. Perché, anche qui, giocare sporco, diffondendo tra gli elettori idee fasciste? Graditissime, quando si dice il caso, ai populisti?
In terzo luogo, viene presentato come il governo delle tasse. Il che coglie nel segno. Però anche qui, si gioca di furbizia, perché Salvini ha subito dichiarato che la Lega taglierà le tasse e aumenterà le pensioni. La quadratura del cerchio. Ovviamente, Berlusconi e Meloni hanno subito promesso la stessa cosa. Perché continuare a illudere la gente, in chiave populista, contraddicendo le più elementari regole economiche?
Se queste sono le premesse dell' opposizione al governo M5s-Pd l’ Italia è fritta. Perché in questo modo non si fa opposizione, ma distruzione del sistema liberal-democratico, favorendo una visione allucinata della politica, fondata sul disprezzo per l’avversario, per le regole e per la realtà.
Certo, su queste basi, quando si andrà a votare, la destra potrebbe anche vincere. Come capitò a Hitler, altro demagogo... Non sarebbe la prima volta. Le liberal-democrazie si reggono su un equilibro delicatissimo, legato principalmente, ripetiamo, al rispetto del contendente. Si pensi a un equilibrista sospeso sul vuoto. Talvolta basta un nulla. Figurarsi il presentare agli elettori l'avversario come un nemico giurato.
Quindi la destra potrebbe vincere le elezioni. Il punto, dopo sarà, come governare. Sì, come governare? Tappandosi in casa, buttando la chiave e chiudendo la bocca agli oppositori?
Povera Italia.
Carlo Gambescia