Dio benedica Sergio Marchionne
L’improvviso
avvicendamento al vertice FCA, dettato dalle
gravissime condizioni di salute di Sergio Marchionne (lo si dà in fin di
vita), ha messo in luce due cose.
La prima è il silenzio totale del mondo politico, industriale e
sindacale italiano, che sotto sotto gongola, perché il modello rappresentato da
Marchionne è l’esatto contrario del
modello italiano.
Marchionne,
non guardava (purtroppo l'imperfetto è quasi d'obbligo) in faccia a nessuno e faceva utili, le altre imprese tendevano (e tendono) la mano,
in attesa dell’aiuto pubblico. Quindi un personaggio odiato da Confindustria,
da cui la Fiat
era uscita, e nemico di un sindacato,
amico invece del posto a vita. Nonché, odiatissimo dal governo attuale, nemico assoluto - semplificando - delle multinazionali, e quindi anche dell’unica vera multinazionale italiana.
Pertanto,
con la sua "uscita di scena" - ecco il retropensiero del blocco sindacal-industrial-politico
- tutto tornerà come prima. Il rompicoglioni (pardon,
ma così era giudicato) se la vedrà con i
costruttori di automobili dell’ Al di là…
La
seconda cosa, è il ridicolo atteggiamento dei mass media, in particolare dei
giornali a grande tiratura, che hanno presentato
Marchionne come una specie di imprenditore sociale, sorvolando sulla sua giustissima visione globalista, oggi però non più di moda. Per capirsi: ha comprato Chrysler? Per
fare un favore a Obama. Nessun accenno
alla guerra che gli hanno fatto in Italia, politici, sindacati , industriali e giudici. Un quasi santo o meglio il profeta del messia Obama.
L’Italia, promuove e rimuove. Meglio non dire troppo. Non
ci si interroga sulle ragioni che hanno tramutato in vincente la Fiat di Marchionne. Che poi è solo una: globalizzazione. Accettare la sfida della
globalizzazione. E vincerla. Altro che
il chilometro zero e le stupidaggini
sovraniste…
Marchionne
ha fatto grande la Fiat ,
e aiutato anche l’Italia, perché grazie
alle battaglie vinte all’estero ha evitato il tracollo. Qualche posto di lavoro è andato
perduto, ma senza Marchionne la
Fiat avrebbe portato i libri contabili in tribunale. Altro
che contare gli utili come - fortunatamente - è accaduto.
Ora
FCA è più forte che mai. Si è comprata pure
Ronaldo. Dio benedica Sergio Marchionne. E quando sarà, gli spalanchi le sue Porte. Se lo merita il Paradiso. Eccome.
Carlo Gambescia