Contro i NoVax e il politicamente corretto
pentaleghista
Disobbedienza culturale
In
nota al nostro editoriale c’è il comunicato ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola), semplificando il sindacato dei presidi, ricevuto ieri in
delegazione, dal Capo Gabinetto del Ministro Grillo, Alfonso Celotto, professore di diritto, difensore del pomodoro italiano e della democrazia digitale, su sollecitazione del Presidente Antonello Giannelli, laureato in fisica, già preside e funzionario scolastico, eletto alla massima carica ANP nel dicembre del 2017 (1).
Questo per il casting. Il comunicato, successivo all’incontro, ovviamente, merita di essere letto per almeno
tre ragioni.
La prima, perché
rappresenta un severo monito del
mondo delle più alte competenze
scolastiche a un Ministro della Salute, che pur essendo
medico e dunque, in teoria, perfettamente consapevole dei rischi, sembra essere prigioniero di un partito per il quale la prossima battaglia sarà sulla difesa dell’idea che la Terra sia piatta. Perché,
per inciso, avere dubbi sull’importanza
delle vaccinazione obbligatorie è come nutrirne sulla natura sferica della Terra. Una cosa, insomma, fuori discussione.
La
seconda ragione, è che dal
momento che è nota, almeno a far tempo dal 1968,
la storica prudenza dei presidi italiani, una presa di posizione pubblica così netta, indica la gravità della
situazione e l'urgenza e la necessità per i presidi
di uscire allo scoperto. Come si può capire dal seguente lancio Ansa.
«Allo stato delle cose, se non verrà presentato all'inizio dell'anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne. Non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all'inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore
La terza ragione, è che la più che giustificata, diremmo addirittura necessaria, reazione del merito e della competenza non può non diventare, in questo momento difficilissimo per l’Italia, una vera e propria regola: dai dirigenti statali ai dirigenti privati, dalle élite universitarie e della cultura agli imprenditori, manager, uomini d’affari. Insomma, occorre la sana reazione di tutti coloro che credono nel valori che hanno fatto grande il mondo moderno e, di riflesso, “modernizzato” l’Italia.
Va benissimo appellarsi alla Costituzione e ai principi base dell'ordinamento, come nel caso dell'ANP. Ma c'è una cosa ancora più importante da fare. Quale? Il ricorso alla disobbedienza culturale. Contro che cosa? L'ignoranza mainstream che rischia di sommergere un' Italia caduta nelle mani di un pugno di incolti presuntuosi. Insomma, quelli degli studi zero tituli, che però mettono bocca su tutto. E che ora purtroppo sono al governo, a cominciare dai due Vice Presidenti del Consiglio, che credono - evocando i benefici della pseudo-democrazia cognitivo-digitale - basti leggere un’oretta di scemenze su Internet per sapere tutto su un problema…
Quale gesto più significativo, anche per altri paesi nella ringhiosa morsa nel populismo, potrebbe
essere, in una nuova Rai , dominata dai sostenitori della “piattezza” della Terra, il passo indietro di prestigiose figure come Piero e Alberto Angela? Come e perché lavorare nella televisione controllata dai nemici della
scienza?
Sarebbe un gesto di grandissimo valore esemplare. E così, nelle università, nelle
scuole, nelle accademie e ovunque si creda ancora nel merito, nel valore dell’impegno, nella serietà dello studio e degli studi. Disobbedienza culturale: rifiutarsi di obbedire a leggi culturalmente retrograde, nemiche della modernità.
Il governo giallo-verde, prima che politicamente, va isolato culturamente.
Il governo giallo-verde, prima che politicamente, va isolato culturamente.
Viva il Preside!
Carlo Gambescia
(1) Il documento è direttamente consultabile qui: http://www.anp.it/incontro-a-ministero-della-salute-del-presidente-giannelli-con-il-capo-di-gabinetto-celotto/ .
«Si è svolto oggi, presso il ministero
della Salute, l’incontro
tra una delegazione ANP guidata dal Presidente Antonello Giannelli ed una delegazione
del ministero presieduta dal Capo di Gabinetto Alfonso Celotto. Al
centro dell’incontro, il paventato slittamento degli obblighi vaccinali e la
conseguente ricaduta sulle scuole.
Antonello Giannelli ha sottolineato, infatti,
che “l’ambiente scolastico è di gran lunga quello più favorevole alla
diffusione dei contagi per
le caratteristiche dei soggetti presenti, per la loro elevata relazionalità
sociale – costituente proprio uno degli obiettivi della scuola stessa – e per le
caratteristiche degli ambienti: relativamente poco voluminosi, spesso molto
riscaldati e con basso ricambio di aria”.