La stupida polemica sulle vacanze di Toninelli
Todos populisti
Il Ministro delle Infrastrutture Toninelli in vacanza, accanto alla consorte (Fonte: Ansa) |
La prendiamo da lontano. In pochi, a dire il vero, ci si interroga sulla sorte dell’ opposizione al governo populista. Come contrastare la marcia trionfale, pure tra gli applausi, di Salvini e Di Maio? La propaganda giallo-verde è assai semplice: " Monti, Letta e Renzi hanno distrutto l’Italia, noi la ricostruiremo ‘più bella e più superba che pria’ ”, per dirla con Petrolini.
Vasto
programma, che gioca su una visione
totalmente falsa della realtà, come attestano
i dati economici, Monti, Letta e
Renzi hanno portato l’Italia fuori dalla crisi, hanno allontanato il rischio
Grecia e preparato le condizioni per un rilancio dell’economia, come
comprova la ripresa dell’ultimo anno.
Pertanto
un’opposizione che si rispetti, realmente alternativa, dovrebbe rivendicare questo primato. Che - attenzione - rinvia
alle buone regole di mercato, le stesse che hanno fatto grande l’Italia e l’Europa: dall’Euro
ai bilanci in ordine, dalla libertà di commercio alla libertà di lavoro. Invece, sembra quasi che ci si vergogni, favorendo così nella mentalità collettiva la diffusione dell’idea che le volgari e infondate critiche dei
populisti colgono nel segno.
Berlusconi, anche lui, pare, all'opposizione, merita un breve approfondimento. Oltre
agli errori politici, che hanno costellato la sua carriera di Presidente
del Consiglio, ne va imputato uno, imperdonabile: la
totale resa delle sue televisioni ai talk populisti e all’informazione faziosa,
pur di combattere i "professori defenestratori" e "l'anti-costituzionalismo renziano ", ha invece facilitato la vittoria del populismo, e in
particolare di un razzista come Matteo
Salvini. E purtroppo, la stessa Forza
Italia sembra continuare su questa
linea. E, per giunta, in compagnia, non dichiarata, di un Pd, sempre più confusionario e
populista. E qui veniamo al punto.
La polemica sulle “vacanze di
Toninelli" condotta dalle opposizioni rispecchia in pieno, nei toni e nei contenuti, il rozzo e settario immaginario populista. E non è la prima volta. Leggere per credere.
"Qualche giorno di mare con la famiglia con l'occhio sempre vigile su ciò che accade in Italia. Ma tutti gli eroi della #guardiacostiera, dai vertici fino all'ultimo dei suoi uomini, come vedete, sono sempre con me. Anzi, li tengo sempre in... testa". Basta un post su Istagram del ministro pentastellato dei Trasporti Danilo Toninelli - con tanto di foto in spiaggia con cappellino della Guardia Costiera accanto alla moglie - a scatenare la polemica. Supporter pentastellati elogiano invece il ministro per il suo lavoro e gli augurano "buone meritate vacanze". Ma arrivano le pesanti note di Forza Italia. "Forza Italia aveva chiesto che il ministro venisse già questa settimana in Parlamento per riferire sul disastro del ponte Morandi, ma Toninelli aveva fatto sapere di aver bisogno di tempo per raccogliere più informazioni e ha fissato al 27 agosto. Forse, vista la scenografia della foto su Instagram, il tempo gli occorreva per raccogliere conchiglie" affonda Giorgio Mulé. Matteo Renzi gela il ministro: "C'è una nave italiana con persone in difficoltà bloccata da uno scontro tra ministeri. C'è un ponte crollato e Genova divisa in due. C'è l'opposizione che chiede di riunire subito il Parlamento. E questo dà la colpa agli altri, saluta tutti e va al mare? Non è una #favoletta".
"Qualche giorno di mare con la famiglia con l'occhio sempre vigile su ciò che accade in Italia. Ma tutti gli eroi della #guardiacostiera, dai vertici fino all'ultimo dei suoi uomini, come vedete, sono sempre con me. Anzi, li tengo sempre in... testa". Basta un post su Istagram del ministro pentastellato dei Trasporti Danilo Toninelli - con tanto di foto in spiaggia con cappellino della Guardia Costiera accanto alla moglie - a scatenare la polemica. Supporter pentastellati elogiano invece il ministro per il suo lavoro e gli augurano "buone meritate vacanze". Ma arrivano le pesanti note di Forza Italia. "Forza Italia aveva chiesto che il ministro venisse già questa settimana in Parlamento per riferire sul disastro del ponte Morandi, ma Toninelli aveva fatto sapere di aver bisogno di tempo per raccogliere più informazioni e ha fissato al 27 agosto. Forse, vista la scenografia della foto su Instagram, il tempo gli occorreva per raccogliere conchiglie" affonda Giorgio Mulé. Matteo Renzi gela il ministro: "C'è una nave italiana con persone in difficoltà bloccata da uno scontro tra ministeri. C'è un ponte crollato e Genova divisa in due. C'è l'opposizione che chiede di riunire subito il Parlamento. E questo dà la colpa agli altri, saluta tutti e va al mare? Non è una #favoletta".
Ora, invece di porre in primo piano il problema
dello stato di diritto, violato dallo sciacallaggio anti-istituzionale del governo
giallo-verde sul disastro di Genova, si contrattacca scendendo sullo stesso piano dei populisti,
lanciandosi in accuse personali e prive di
senso. Perché, come sa chi
studia la politica, i ministri in vacanza, almeno mentalmente, non vanno
mai. La
bassezza di polemiche del genere
- sebbene siano stati i populisti
a cominciare per primi - non aiuta, anzi
penalizza, la qualità del dibattito politico. Si presenta una realtà ridotta al
pettegolezzo travestito da argomento politico, disabituando al
ragionamento un cittadino che, già di regola, alla fatica del capire sembra preferire la scorciatoia del credere.
Stupido e per giunta controproducente. Infatti, l’opposizione, commette un altro errore gravissimo. Perché, recependo il grossolano e micidiale alfabeto populista (e non è la prima volta, ripetiamo), dà per
scontato ciò che invece non è: per quale ragione gli italiani dovrebbero scegliere la copia
invece dell’originale? La copia, secondo la vulgata giallo-verde, avrebbe
distrutto l’Italia, i populisti, l'originale, invece
puntano a ricostruirla. Perché gli
italiani dovrebbero credere agli imitatori dell’ultima ora?
Per la serie come farsi del male da soli. E soprattutto all'Italia
Carlo Gambescia