Povera Italia, sempre più populista e razzista
Dall’Ilva a Balotelli
Così
non si può più andare avanti. Eppure con un governo della Lega e della destre razziste le
cose potrebbero andare peggio. Allora? Purtroppo il vero pericolo, non ci stancheremo mai di
ripeterlo, è costituito dal populismo. Parliamo di un approccio alla realtà che attraversa i due grandi schieramenti politici, intossicando il
dibattito pubblico, sia sul piano economico che socio-culturale.
Si
prendano due esempi.
Ilva. Il gruppo franco-indiano passa la
mano. Stanco di essere preso per il naso sulla questione dello scudo
penale. In buona sostanza si chiedeva - con un provvedimento a termine - di poter avere la possibilità di investire, senza il rischio di
pericolosi stop giudiziari. E invece ha
il vinto il populismo economico. Niente scudo. Ventimila operai a casa. E con
il Reddito di Cittadinanza. Vince la sinistra. Populista.
Balotelli, che, per dirla en passant, è cittadino italiano, invece è malvisto dal tifo estremo, ma anche da quello in pantofole del bar sport. Per quale ragione? Perché, dal punto di vista razzista, rappresenta il “negro”
che non sa stare al suo posto. Attenzione,
questa è l’ideologia dei bianchi poveri
del Sud degli Stati Uniti . Esageriamo? Piccolo ragionamento. Balotelli, come altri calciatori, è un
campione, piace alle donne, ha un sacco di soldi. Ed è guascone.
Ronaldo,
probabilmente è più bravo e pure più guascone. Ma nessuno si sogna di
contestarlo e soprattutto di ricorrere a certi volgari epiteti. Per quale ragione? Perché è bianco. Quindi ha
diritto di fare quel che vuole. Mentre Balotelli, secondo i razzisti, non sa stare al suo posto: “il
ragazzo”, come il povero Emmett Till (*), si permette di fischiare dietro alle donne bianche… Razzismo allo stato puro. E invece c’è chi addirittura
difende i tifosi veronesi. E quelli del bar sport... Vince la destra. Populista.
Povera
Italia. Come ne usciremo?
Carlo Gambescia
(*) Della triste vicenda di Emmett Till parliamo qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2019/07/emmett-till-una-lezione-anche-per-l.html
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