sabato 19 ottobre 2019

La manifestazione di oggi  delle destre razziste a piazza San Giovanni
Rieccoli



Salvini con un colpo di tweet  anticipa lo striscione che sarà  di quinta oggi  a piazza San Giovanni. Vi si legge: “Orgoglio italiano! Una patria da amare e difendere”.
Ora,  il vero punto non è la polemica,  rilanciata  dai mass media  (di destra e non ),  sulle insegne  e simboli dei  partiti  presenti o meno, bensì un altro.  Quale?
Passi per l ’ ”orgoglio italiano”, che suona tanto nazionale di calcio e sfilata di moda. Come pure una “patria da amare”, che fa molto Mulino Bianco.  Ma quel   “difendere”...  Da  chi? Dal nemico numero uno di una destra razzista: gli immigrati. Perché, non vediamo   truppe nemiche e armate al confine leste a invaderci…. O bombardieri nemici  pronti a distruggere le principali città italiane…
Pertanto quel  “difendere” è il leitmotiv  di una destra che tutto è,   eccetto che liberale e tollerante.  
Perché c’è amore di patria e  pseudo-amore di patria.  Un conto, come nel Risorgimento, è  liberare l’Italia  dall'Austria  o entrare a Trieste, completando un ciclo storico, come nel 1918,  un’altro è predicare l’odio. Insomma farne  un’arma politica, parlando di pseudo-invasioni che esistono sono nei cervelli politicamente  malati,  populisti e neofascisti, di Salvini e Meloni.
Lo striscione di San Giovanni,  insomma,   non sta  dalla parte dell’Italia di Cavour,  Giolitti e Bissolati, ma da quella di Crispi e Mussolini. Inutile evocare le disavventure politiche italiane in Africa e nel mondo  legate ai due infausti  nomi.
Eppure, gli italiani, sembrano non ricordare. O forse fanno finta. E così una destra impresentabile, che attinge al peggiore nazional-razzismo,  può tornare a parlare, applaudita e votata, di confini da difendere.
Come concludere? Rieccoli. Purtroppo. 

Carlo Gambescia