Concluso il Sinodo speciale sull’Amazzonia
Contro la società aperta
Il
vero punto della questione è che la Chiesa Cattolica non ha mai
accettato il mondo moderno… Giudizio, il nostro, per metterla sul difficile, apodittico? No, perché il Sinodo speciale sull’Amazzonia, e soprattutto come viene “incartato”
sulle pagine dell’ “Osservatore Romano”, la dice lunga su questo inveterato atteggiamento conflittuale.
Lasciamo
ai tradizionalisti la critica dello spiraglio
sul sacerdozio ai diaconi sposati aperte dal Sinodo. La ciccia antimoderna, se ci si passa l’espressione,
è nella seguente proposta, anticipata dall’Ansa.
“Di definire il peccato ecologico come un'azione
o un'omissione contro Dio, contro il prossimo, la comunità e l'ambiente”. Lo
afferma il documento finale del Sinodo dei vescovi per l'Amazzonia individuando
questi peccati “in atti e abitudini di inquinamento e distruzione dell'armonia
dell'ambiente”. (*)
Insomma, chiunque non faccia la raccolta
differenziata rischia l’inferno. Al di là delle battute su una Chiesa Cattolica
che rischia veramente il ridicolo, appare chiaro che per il cattolicesimo il vero nemico da battere resta il
“sistema occidentale”. Come del resto si evince dall’ editoriale apparso sull’ “ Osservatore” in nota al sinodo. Vergato da un eco-teologo, Giuseppe Buffon. Qui un passo, che la dice lunga, anzi
lunghissima sulla visione del mondo di padre Buffon, che riflette, visto che l’ "Osservatore" non è un giornaletto parrocchiale, la visione
antimoderna della Chiesa.
“Da una parte mega progetti di agricoltura estensiva, orientata
a soddisfare i fabbisogni dei mercati internazionali, come a esempio quello
cinese, disposto ad acquistare grandi quantità di carne provenienti dal
Brasile; dall’altra invece la valorizzazione della sapienza tradizionale, che
ha saputo riconoscere una ricca biodiversità agroalimentare e una grande
varietà di piante medicinali, indispensabili per la salute delle popolazioni
indigene. Da una parte l’introduzione di semi transgenici per ottenere una
produzione agricola atta a soddisfare il commercio internazionale; dall’altra
l’impiego di semi autoctoni prodotto di una conoscenza e saggezza ancestrale,
fonte dell’autonomia e dell’identità propria dei popoli indigeni.” (**)
De Maistre, Donoso Cortés, e compagnia cantante
sottoscriverebbero. Ma anche Lenin, Stalin e Fidel Castro. E probabilmente anche il Gesù Cristo, contraffatto, della teologia (rossa) della Liberazione. Del resto, si predica un’ autarchia calata dall'altro, imposta a tutti per il "loro bene", che non dispiacerebbe neppure
a Hitler e Mussolini.
Insomma, estrema destra reazionaria ed estrema sinistra rivoluzionaria si toccano. Neri e rossi, come nell' Ottocento, vanno a braccetto, perseguendo le stesse finalità costruttiviste di imprimere alla storia la direzione giusta. Solo che oggi usano l'ideologia (per alcuni odiologia) ecologista. Diciamo che la Chiesa guarda indietro, i rivoluzionari avanti, troppo avanti, ma il nemico resta lo stesso. Sicché, la Chiesa Cattolica
continua a difendere la causa dei nemici della società aperta.
Nihil sub sole novum.
Insomma, estrema destra reazionaria ed estrema sinistra rivoluzionaria si toccano. Neri e rossi, come nell' Ottocento, vanno a braccetto, perseguendo le stesse finalità costruttiviste di imprimere alla storia la direzione giusta. Solo che oggi usano l'ideologia (per alcuni odiologia) ecologista. Diciamo che la Chiesa guarda indietro, i rivoluzionari avanti, troppo avanti, ma il nemico resta lo stesso. Sicché,
Nihil sub sole novum.
Carlo Gambescia