venerdì 13 settembre 2019

In margine a un articolo di Roberto Buffagni
Salvini,  tra il partito dei manuali di economia politica e quello dei gonzi



Roberto Buffagni, che conosco di persona,  è  uomo indipendente,  brioso e colto.  Però qualche volta tende a sposare la versione complottista dei fatti (*).

Ora che certe amenità  le dica il senatore  Bagnai che difende la pagnotta leghista,  può anche passare, ma che Roberto Buffagni, uomo libero  e dalle letture sterminate,  riduca  la caduta  di Salvini a un complotto del "partito istituzionale, subalterno alla Ue" in combutta con il Movimento Cinque Stelle,  lascia senza parole. 
Ma quale caduta?  Salvini si è autoaffondato (solo a metà, purtroppo) per la semplice ragione  che  tra una battuta  e l'altra  ha intuito che la voce grossa  populista  si può fare agevolmente all’opposizione, ma che resta più difficile, se non del tutto impossibile, continuare a sbracciarsi  quando si va  al governo, soprattutto  se in condominio, perché la verità  economica si vendica.
Pertanto  il leader leghista, pensando di tirarsi  fuori dal varo di una finanziaria, Ue o non Ue,  da ritorno alla realtà, ha puntato sulle elezioni.  O comunque, come sta accadendo, sulla possibilità di restare fuori sotto il pergolato per pontificare sulla migliore formazione della nazionale tra gli evviva  e le pacche sulle spalle degli avventori del Bar Sport Italia. Almeno fino all'ora di cena.  E pure dopo se in tv non danno un western. 

Pertanto, ripeto,  Salvini si è incartato a metà. E volontariamente. Ha imparato al lezione allora?  Pare proprio di no.  Qualcuno  dovrebbe spiegargli, una volta per tutte,  che esistono limiti oggettivi, tipo impossibile  portare l’acqua mettendola  in un setaccio.
Fuor di metafora, sono limiti economici che nessun governo, populista o meno, può ignorare. Ad esempio, che le uscite economiche non possono superare le entrate  e che  la moneta cattiva scaccia quella buona. Cosette così, insomma.
Per quale ragione servono queste spiegazioni? Perché, stando ai tweet,  il "Capitano"  mostra di credere, più di prima,  che una volta vinte le elezioni riuscirà a portare l’acqua agli italiani con il setaccio. Non promette forse pensioni  più alte e robusti tagli alle tasse? 
Il problema non è il  “partito delle istituzioni” -  esista o meno -  ma il partito dei manuali di  economia politica.  Che Salvini  ignora. Come si può riscontrare dallo stato dell'economia italiana, decisamente peggiorato sotto il governo giallo-verde.   
A dirla tutta il vero problema è rappresentato  da un altro partito ancora. E sono sicuro che Buffagni ne riderà come.  Quale problema?  Quello  dei gonzi.  I tanti  italiani che aspettano Salvini con il setaccio in mano.

 Carlo Gambescia