Bagnai e Tria
"Ammazza ammazza so' tutta 'na razza"…
L'economista e senatore leghista Alberto Bagnai in
un papiro di ventimila battute, uscito sul suo blog Goofynomics, si sfoga, piagnucolando, contro i tecnici, Tria
in particolare. Non solo però. Se la prende pure con quei politici di Cinque Stelle, in prima
fila il premier Conte, finto Terzo, che avrebbero sabotato le
politiche contro gli “assetti costituiti”
di Matteo Salvini , facilitando il lavoro sporco di Tria (*) .
Insomma, nel nome di uno strampalato post hoc, ergo propter hoc, un sofisma che non merita alcun commento, la crisi, dal momento che ne sarebbe nato un governo di
sinistra, viene ricondotta nell’alveo di un disegno cospirativo
per fare fuori Salvini.
A prima vista, la patetica argomentazione di Bagnai potrebbe rinviare alla retorica intransigente, da sbornia triste del militante leghista amante del prosecco. Oppure, visto che la Lega prende voti pure al Sud, a un' uscita melodrammatica alla Filumena Marturano: "Tria, e figlie nun se pacano!". E giù lacrime. Ed euro in faccia.
In realtà però, Bagnai sembra piangere con un occhio
solo. E da astemio.
Ritengo infatti che dietro il suo sfogo si nasconda una lucida rabbia da cerino acceso, alla quale si accompagna la speranza carnivora di essere promosso a Ministro dell’Economia e delle Finanze in un futuro governo leghista. Dove non si faranno prigionieri, come egli sembra evocare nel papiro, insistendo, tra un singhiozzo e l'altro, sul mai più tecnici.
Ma Bagnai che cos'è? Non è un tecnico? Non è un economista? E allora? Credo che dietro l' attacco politico a Tria (tra l'altro licenziato, strano modo di premiare un congiurato) si celi il livore del tecnico, finora escluso
dal giro, che appoggiandosi al politico di turno, Salvini, spera di vendicarsi dei torti politici e accademici che ritiene di avere subito. Del resto come spiegare la rapida conversione di Bagnai dalla sinistra alla destra? Con il fascino intellettuale del "Capitano"? O con il livore di un economista, per alcuni mediocre, che spera di ricevere dalla destra gli onori non tributati dalla sinistra?
Concludendo, ammesso
e non concesso che, politicamente parlando, Tria sia un
filibustiere, Bagnai, credo non sia da meno. Tra i due ritengo si possa registrare - eventualmente - una differenza politica di grado non di specie.
C’è
una battuta in romanesco che rende bene l’idea: “Ammazza ammazza so’ tutta ‘na
razza”.
Carlo Gambescia