Governo Conte bis
Si comincia male…
Devono ancora giurare. Diciamo
pure che forse è ancora presto per giudicare il governo giallo-rosso...
Però
una cosa si può dire, anzi si deve dire: con la nomina di
Luigi Di Maio a Ministro degli Esteri si
è veramente toccato il fondo. Si dia un'occhiata alla lista dei precedenti inquilini della Farnesina, a sinistra di chi legge (*). Giudichino i lettori.
Ovviamente,
se la scelta degli altri Ministri rinvia
più meno a personaggi della stessa caratura, riteniamo che la
credibilità del governo giallo-rosso sia in linea con quella del precedente governo giallo-verde.
Certo, non dover più sopportare gli sproloqui razzisti di Salvini Ministro dell'Interno è bello. Però dover subire le figuracce, prossime venture, di Luigi Di Maio Ministro degli Esteri, uno che andato a braccetto con i gilet gialli, non è altrettanto bello. Giorni fa abbiamo pubblicato una serrata critica del cosiddetto “populismo delle poltrone”. Però, in effetti, la scelta di Luigi Di Maio come Ministro degli Esteri suona come uno scambio con Vice Presidenza, Lavoro e Sviluppo, diciamo tre contro uno. E in effetti, come ben sanno i retroscenisti, il valore del Ministero degli Esteri è doppio, e nel caso Di Maio addirittura triplo, rispetto a ogni altro tipo di incarico governativo. Evidentemente, effetto della svalutazione politica a Cinque Stelle...
Certo, non dover più sopportare gli sproloqui razzisti di Salvini Ministro dell'Interno è bello. Però dover subire le figuracce, prossime venture, di Luigi Di Maio Ministro degli Esteri, uno che andato a braccetto con i gilet gialli, non è altrettanto bello. Giorni fa abbiamo pubblicato una serrata critica del cosiddetto “populismo delle poltrone”. Però, in effetti, la scelta di Luigi Di Maio come Ministro degli Esteri suona come uno scambio con Vice Presidenza, Lavoro e Sviluppo, diciamo tre contro uno. E in effetti, come ben sanno i retroscenisti, il valore del Ministero degli Esteri è doppio, e nel caso Di Maio addirittura triplo, rispetto a ogni altro tipo di incarico governativo. Evidentemente, effetto della svalutazione politica a Cinque Stelle...
Cosa aggiungere? Che pure Zingaretti, il puro, predica bene e razzola male. Tra l’altro, ha messo un suo caro amico dei
tempi della Fgci romana all’Economia: Roberto Gualtieri. Un professore associato di storia contemporanea, autore di ponderose monografie su Togliatti, però di casa a Strasburgo, che secondo "Repubblica", quotidiano espertissimo in marchette a sinistra (pardon), saprà farsi ascoltare in Europa. Bah...
Comunque
sia, si comincia male.
Carlo Gambescia
(*) La lista, che va da Alcide De Gasperi a Luigi Di Maio continua su Wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Ministri_degli_affari_esteri_e_della_cooperazione_internazionale_della_Repubblica_Italiana