sabato 8 giugno 2019

Minibot uguale maximbecilli
Vieni avanti cretino...



I lettori notino il silenzio di Bagnai, l’ altro Dioscuro della teoria economica leghista. Per quale ragione tace?  Perché Bagnai avendo ( o quasi)  una formazione accademica più seria di  Borghi, il gemello scemo, diciamo così,  preferisce non  esporsi, almeno per ora,  su quelli che si potrebbero chiamare  non minibot ma miniassegnati.
Il riferimento storico è  all’emissione durante la Rivoluzione francese degli assegnati:  moneta sostitutiva  che doveva essere garantita dai beni sequestrati alla Chiesa. Invece, nessuno si  fidò,  e gli assegnati, andarono a  moltiplicare, miseria, inflazione e guerre. Perché, come è noto, l’ultima  forma diretta di finanziamento del debito pubblico,  dopo   tasse  ed  emissioni di titoli,  resta  la guerra,  quale forma di  saccheggio sistematico  delle altre nazioni.  Napoleone, infatti,  riassorbì completamente  gli assegnati  grazie all’uso massiccio  delle baionette. Nonostante ciò -  sia detto per inciso  -  gli storici ricordano che l'inflazione, a causa di una spesa pubblica devastante, giunse comunque alle stelle. Napoleone amava fare le  cose in  grande.    

Gli economisti veri ( o quasi) certe   cose  le sanno. E Bagnai probabilmente  è tra questi.  Borghi invece parla e straparla, come se fosse in compagnia degli amici al Bar Sport.  E Salvini, altro compare di  aperitivi si accoda, perché, come riferiscono  le agenzie,  al Giostraio Mancato  "piace ciò che piace agli italiani".
In realtà, il punto è proprio questo: che gli italiani non hanno ancora  capito  che il governo sovranista e populista   vuole usare in prospettiva i minibot - cosa  comprovata dalla scelta dei tagli, assai piccoli-  come moneta  alternativa all’euro.  Una cosa da nulla, come la campagna napoleonica in  Russia. 
Si dice, ufficialmente,  per pagare  i crediti alle imprese e di ritorno le tasse che  le imprese devono versare allo stato.   Se fosse così a prima vista  si potrebbe parlare  di una operazione a stretto giro di  conto, una pura esercitazione contabile. In realtà,   la  differenza  tra entrate e uscite (per lo stato come per il cittadino)  è rappresentata  dalla pressione tributaria.  Ai livelli attuali, a perderci sarebbe lo stato… Perché le uscite in minibot sarebbero superiori alle entrate in tasse.
   
Quindi tutto bene per il cittadino?  Non proprio. Si tratta, come  accennato,  di un pericoloso esperimento,  in primis,  per spingere gli italiani a usare una moneta fiduciaria interna  gestita dal Tesoro.  E, in secundis,  per facilitare  l’uscita dall’euro. Noto e pericoloso pallino sovranista-populista.
E come? Sostituendo, al momento opportuno (si fa per dire)  la moneta interna con quell’esterna. Il minibot all’euro.  Basterà cambiargli il nome...
Un vero colpo di genio.  Dopo di che però,   anche a  parità di debito pubblico (che però rischia di crescere  fino alle stelle, proprio a causa dei minibot), i mercati apriranno il fuoco.  Perché, a quel punto,   per fare un esempio, tra  bitcoin e  minibot,   l’unica differenza, e in negativo (per noi), consisterebbe  nell’ente di emissione, il Tesoro italiano  invece dei singoli privati,   dei quali   paradossalmente  i mercati però si fidano di più, perché rispondono in solido con i propri patrimoni. Per la serie, divertiti a giocare pure, ma con  titoli  e   beni tuoi...   
Sicché il Tesoro italiano si ritroverebbe tra le mani titoli di cartastraccia e beni demaniali, non privatizzabili per ragioni politiche, imposte dal dogma sovranista-populista. Di riflesso, l'ultima possibilità sarebbe allora quella dell’occupazione manu militari della Banca d’Italia  per appropriarsi dell’oro e delle riserve. Risultato?  L'inevitabile  distruzione  di   tutto il sistema bancario italiano, defraudando i clienti, a cominciare dai depositi.  Di qui, lo spettro - solo per dirne una  - delle corse agli sportelli e delle  file dinanzi ai Bancomat   presidiati dalla forza pubblica.  Per la serie, come divertirsi a giocare con le tasche degli italiani...
Pertanto, altro  che  violazione degli accordi sull’euro, come si legge questa mattina…  Certo, di violazione si tratta. Ma  della   violazione,   assai più grave, di una legge che risale a Thomas Gresham:  quella che insegna che la moneta cattiva scaccia la buona.
Cosa vogliamo dire? Che l’euro, così odiato dai populisti,  rischia di  trasformarsi  in moneta rifugio  e i minibot italiani rifiutati dai mercati in carta igienica.  
Concludendo, minibot uguale maximbecilli.   


Carlo Gambescia