Minibot uguale maximbecilli
Vieni avanti cretino...
I
lettori notino il silenzio di
Bagnai, l’ altro Dioscuro della teoria economica leghista. Per quale ragione
tace? Perché Bagnai avendo ( o quasi) una formazione
accademica più seria di Borghi, il gemello scemo, diciamo
così, preferisce non esporsi, almeno per ora, su quelli che si potrebbero chiamare
non minibot ma miniassegnati.
Il
riferimento storico è all’emissione
durante la Rivoluzione
francese degli assegnati: moneta
sostitutiva che doveva essere garantita
dai beni sequestrati alla Chiesa. Invece, nessuno si fidò,
e gli assegnati, andarono a
moltiplicare, miseria, inflazione e guerre. Perché, come è noto,
l’ultima forma diretta di finanziamento
del debito pubblico, dopo tasse ed emissioni di titoli, resta la guerra, quale forma di saccheggio sistematico delle
altre nazioni. Napoleone, infatti, riassorbì completamente gli assegnati
grazie all’uso massiccio delle baionette. Nonostante ciò - sia detto per inciso - gli storici ricordano che l'inflazione, a causa di una spesa pubblica devastante, giunse comunque alle stelle. Napoleone amava fare le cose in grande.
Gli
economisti veri ( o quasi) certe cose le sanno. E Bagnai probabilmente è tra questi. Borghi invece parla e straparla, come se fosse
in compagnia degli amici al Bar Sport. E
Salvini, altro compare di aperitivi si
accoda, perché, come riferiscono le
agenzie, al Giostraio Mancato "piace ciò che piace agli italiani".
In
realtà, il punto è proprio questo: che gli italiani non hanno ancora capito che il governo sovranista e populista vuole usare in prospettiva i minibot - cosa
comprovata dalla scelta dei tagli, assai piccoli- come moneta alternativa all’euro. Una cosa da nulla, come la campagna napoleonica in Russia.
Si
dice, ufficialmente, per pagare i crediti alle imprese e di ritorno le tasse
che le imprese devono versare allo stato. Se fosse così a prima vista si potrebbe parlare di una operazione a stretto giro di conto, una pura esercitazione contabile. In realtà, la
differenza tra entrate e uscite (per lo stato come per il cittadino) è rappresentata dalla pressione
tributaria. Ai livelli attuali, a perderci sarebbe lo
stato… Perché le uscite in minibot sarebbero superiori alle entrate in tasse.
Quindi tutto bene per il cittadino? Non proprio. Si tratta, come accennato, di un pericoloso esperimento, in primis, per spingere gli italiani a usare una moneta
fiduciaria interna gestita dal Tesoro. E, in secundis, per facilitare l’uscita dall’euro. Noto e pericoloso pallino sovranista-populista.
E come? Sostituendo, al momento opportuno (si fa per dire) la moneta interna con quell’esterna. Il minibot all’euro. Basterà cambiargli il nome...
E come? Sostituendo, al momento opportuno (si fa per dire) la moneta interna con quell’esterna. Il minibot all’euro. Basterà cambiargli il nome...
Un vero colpo di genio. Dopo di che però, anche a parità di debito pubblico (che però rischia di crescere fino alle stelle, proprio a causa dei minibot), i mercati apriranno il fuoco. Perché, a quel punto, per fare un esempio, tra bitcoin e minibot, l’unica differenza, e in negativo (per noi), consisterebbe nell’ente di emissione, il Tesoro italiano invece dei singoli privati, dei quali paradossalmente i mercati però si fidano di più, perché rispondono in solido con i propri patrimoni. Per la serie, divertiti a giocare pure, ma con titoli e beni tuoi...
Sicché il Tesoro italiano si ritroverebbe tra le mani titoli di cartastraccia e beni demaniali, non privatizzabili per ragioni politiche, imposte dal dogma sovranista-populista. Di riflesso, l'ultima possibilità sarebbe allora quella dell’occupazione manu militari della Banca d’Italia per appropriarsi dell’oro e delle riserve. Risultato? L'inevitabile distruzione di tutto il sistema bancario italiano, defraudando i clienti, a cominciare dai depositi. Di qui, lo spettro - solo per dirne una - delle corse agli sportelli e delle file dinanzi ai Bancomat presidiati dalla forza pubblica. Per la serie, come divertirsi a giocare con le tasche degli italiani...
Pertanto, altro che violazione degli accordi sull’euro, come si legge questa mattina… Certo, di violazione si tratta. Ma della violazione, assai più grave, di una legge che risale a Thomas Gresham: quella che insegna che la moneta cattiva scaccia la buona.
Cosa vogliamo dire? Che l’euro, così odiato dai populisti, rischia di trasformarsi in moneta rifugio e i minibot italiani rifiutati dai mercati in carta igienica.
Concludendo, minibot uguale maximbecilli.
Carlo Gambescia