Caso e
Storia
Lunga vita a Camilleri e Salvini!
Diciamo
una cosa che può apparire tremenda. Anzi lo è. Non poteva toccare a Salvini invece che a
Camilleri? A un uomo rozzo, incolto, brutale, invece che a un uomo colto, se non
addirittura geniale, e dai modi civili?
Certo Camilleri è decisamente vecchio, Salvini, tutto sommato, giovane. La vita è giusta o ingiusta? Difficile dire. Governa il
caso. In un vecchio film di Woody
Allen, una specie di Delitto e Castigo spiegato al popolo, un uomo si libera dell’amante,
uccidendola, e la fortuna continua a
baciarlo. Prospera e fa soldi più di prima, Forse, però, se Hitler fosse morto in fasce - tuttavia si piange sempre l' ingiusta morte di un neonato - quanti guai si sarebbe risparmiata l’umanità?
Gli
storici strutturalisti invece
sostengono, che stante le condizioni
della Germania di allora,
qualcun altro si sarebbe comunque inventato il nazismo o qualcosa di simile…
E questo "illustre" sconosciuto avrebbe scritto anche un libro maledetto come
il Mein
Kampf? Dove si spiegava per filo e per
segno cosa sarebbe accaduto? Difficile rispondere. Anche un Hitler con un altro nome avrebbe
sterminato milioni e milioni di ebrei? Sul punto gli strutturalisti tacciono.
Negli
Stati Uniti, in particolare diversi attori e comici, discutono in tv di come
eliminare fisicamente un uomo pericoloso come Trump. Si ride… Però dietro scherzi e
battute da Saturday Night Live affiora la grande questione filosofica e storica del tirannicidio. Che ci riporta, semplificando, a Cesare e alle Idi di Marzo. Ma Cesare era veramente un dittatore? I suoi assassini erano autentici difensori della libertà?
Gli
storici, dopo duemila anni, non concordano. Mentre si trovano perfettamente d’accordo sul fatto
che ogni epoca ha una sua idea della
libertà come della democrazia. Il che significa che non c’è risposta sicura, né sulla figura del tiranno, né su quella del tirannicida.
Per
tornare a Hitler, se l’attentato del 20 luglio del 1944 fosse riuscito, forse
la guerra sarebbe finita prima. Oppure
no? Magari, i suoi fedelissimi, proprio per onorarlo, si sarebbero gettati nella fornace della battaglia con inaudita ferocia, per vendicarne la morte. Insomma, bisogna sempre fare i conti, per capirsi, con hitlerismo, trumpismo, e così via...
Anche
Mussolini, all’inizio della sua dittatura, subì alcuni attentati, addirittura
tre in un anno, nel 1926. Secondo
certi storici, probabilmente di parte, se
fossero riusciti, l’Italia sarebbe precipitata nella guerra civile e tra bande
fasciste. Mentre il Duce, indenne, favorì comunque un periodo di pace, non lungo, però…
Sono
tesi, che con il senno di poi, di cui sono piene le famigerate fosse, possono
anche acquisire un senso storico positivo mescolando, on the rocks, storicismo e ottimismo. In fondo, si dice, il fascismo, fino a
un certo punto, fu meno totalitario del nazismo. Al peggio, come si ripete, non
c’è mai fine.
Allora? Lunga vita a Salvini? Lunghissima. E speriamo, nonostante il pessimismo dei medici, lunghissima vita anche al geniale Camilleri.
In
realtà, la storia, come la vita, dipende dagli uomini fino a un certo punto. Perché, come diceva Machiavelli, per il cinquanta per
cento dipende dalla fortuna. Che però
va sfidata, egli aggiungeva. Sul punto sono d’accordo perfino i bigliettai
delle lotterie, che non hanno mai letto
Il principe.
Giusto,
va sfidata. Però dipende pure come, da chi e contro chi...
Carlo Gambescia