Due
parole su Casalino e l 'audio rubato
Un’Italia di nullafacenti
Diciamo
subito che non è che serviva l’audio rubato a Casalino, per
scoprire la natura “sangue e merda” (pardon) della lotta politica. Che è tale, per i
Cinquestelle come per tutti gli altri. Negli Usa, paese molto più democratico del nostro
(nonostante Trump), da sempre, ogni nuova amministrazione
mette nei “gangli vitali” i suoi tecnici. Lì però, non si scambia il governo con lo stato, che, comunque sia, negli Stati uniti deve restare sempre minimo.
Il civil servant è un dipendente del "governo federale". Insomma, negli Usa, il bruttissimo concetto di "servitore dello Stato" non esiste, quanto meno nel significato italiano, del gesuitico perinde ac cadaver. Che poi di fatto significa che il "servitore dello Stato" deve ridursi a servire, sottomettendosi come un cadavere, cordate politiche che si identificano - attenzione - con lo stato, non il governo. Tragedie di uomini ridicoli. Politicamente ridicoli.
Magari, il punto è che i pentastellati, mescolati ai leghisti, hanno dato vita a un governo della paura, un mix di razzismo e pauperismo: una mina vagante.
Il civil servant è un dipendente del "governo federale". Insomma, negli Usa, il bruttissimo concetto di "servitore dello Stato" non esiste, quanto meno nel significato italiano, del gesuitico perinde ac cadaver. Che poi di fatto significa che il "servitore dello Stato" deve ridursi a servire, sottomettendosi come un cadavere, cordate politiche che si identificano - attenzione - con lo stato, non il governo. Tragedie di uomini ridicoli. Politicamente ridicoli.
Magari, il punto è che i pentastellati, mescolati ai leghisti, hanno dato vita a un governo della paura, un mix di razzismo e pauperismo: una mina vagante.
In realtà però, il vero problema - grosso come una casa - è rappresentato dal pericoloso mutamento di idee e opinioni in atto nel Paese. Un sintomo? Pure molto brutto? Ieri mattina, durante “Prima Pagina” di Rai 3, già riserva di caccia della sinistra
acculturata, alcuni ascoltatori, non contestati da nessuno, elogiavano il redivivo Cnel, che ora, addirittura,
dovrebbe occuparsi della corruzione negli
stati africani. Altri invece celebravano le vecchie pensioni baby, come anticipazioni
storiche del reddito di cittadinanza,
perché avrebbero permesso - a spese dello
stato, il commento è nostro - di scegliersi
il lavoro più gradito…
Insomma, gli italiani ormai non solo sognano, ma iniziano a credere seriamente nella possibilità di trascorrere una vita se non in vacanza, da eterni
adolescenti in attesa di realizzare i propri sogni. Solo sui permaflex italiani,
ovviamente, perché anche il razzista Salvini piace un sacco…
Ripetiamo, la questione non è quel dice Casalino -
tra l’altro in privato... - ma quel che pensano gli italiani: di andarsene
in pensione a poco più di sessant’anni, di
ricevere ogni mese duemila euro dallo stato, di
veder sparire tutti “i negri” in
circolazione e, se proprio si dovrà lavorare, cuccarsi posti fissi, possibilmente statali.
Il vero problema non è costituito dagli sfoghi privati di Casalino, ma da un'Italia di nullafacenti.
A spese di chi?
A spese di chi?
Carlo Gambescia