Impressioni di settembre
Governo giallo-verde,
più lo mandi giù, più si tira su!
Impressione
sgradevole, comprovata, purtroppo, dai
sondaggi: più l’UE richiama l’Italia ai patti liberalmente sottoscritti,
più si rafforza la posizione del governo giallo-verde. Insomma, per parafrasare
una vecchia pubblicità, più lo mandi giù,
più si tira su…
Certo,
resta il passaggio, fondamentale, della legge finanziaria, Che però potrebbe
essere "usata" dal governo in carica contro l’Europa. Come? Nel senso del “metodo Cinque Stelle”, subito
recepito da Salvini: Non è colpa nostra
sono loro (i precedenti Governi, l’Europa, la Finanza ) che ci
impediscono, prima con i loro errori, poi
con i loro attacchi, di contribuire al benessere degli italiani”.
L’argomento
demagogico, purtroppo, è fortissimo. Perché, ci si rivolge, e Salvini e Di Maio ne sono consapevoli, come il dottor Goebbels era consapevole della forza della propaganda
più volgare e stupida, a un’Italia
devastata, nei cervelli, dal
giustizialismo e dal risentimento e con una percezione totalmente distorta degli ultimi settant'anni di storia repubblicana.
Su queste basi immaginarie, resta difficile far ragionare una
pubblica opinione fanatizzata e convinta che l’attuale governo moltiplicherà pani e pesci, alla stregua del Cristo dei Vangeli. Come portare all’attenzione del credente fino all'assurdo, argomenti
razionali in difesa dello stato di
diritto e dell’economia di mercato? Impossibile. Nella migliore dell’ipotesi c'è il rischio di sentirsi rispondere che è esattamente quel sta facendo il
governo, nella peggiore che si è
piddini. Ormai, insulto politico.
La
cosa più grave è che manca una vera e
propria opposizione politica e culturale al governo giallo-verde. Dal Partito Democratico a Forza Italia ci
si illude di combattere il populismo
- che (per ora) non è altro che la prosecuzione del
fascismo con altri mezzi - con il populismo al quadrato. L'incultura con l'incultura, insomma.
Si
registra in Italia, non da oggi ovviamente, la mancanza di
un’opposizione liberale, riformista, europea. Il Politicamente Corretto di
Destra (PCD), caratterizzato principalmente dai temi del razzismo e dall’anticapitalismo, ha da tempo conquistato i
Social, i talk televisivi e
ora sta straripando sulla stampa di
destra e non. Altro che egemonia del Politicamente Corretto di Sinistra (PCS)… Adesso, è il PCD a dirigere l'orchestra. Si leggano ad esempio, gli editoriali di
Sapelli, sul "Messaggero", giornale un tempo moderato. Oppure i retroscena
politici, “un colpo al cerchio, uno alla
botte", sul “Corriere della Sera” e sulla
“Stampa”. La battaglia sui diritti degli immigrati di “Repubblica”,
“Manifesto”, “Avvenire”, giusta in linea di principio, se non coniugata a un saldo europeismo, liberale e riformista, rischia di
essere irrealistica e controproducente.
Si
dirà, che i voti, oggi come
oggi, vengono “spostati” più da un twitt di Salvini e Di
Maio che da un articolo di fondo di
Scalfari o Panebianco. Giustissimo. Come pure si dirà, che all’ opposizione occorre un leader
carismatico. Altrettanto giusto. Però,
prima di un colpo di twitt e della ricerca di un capo ispirato, occorre avere le
idee chiare, su quello che si vuole. E qui, il buio è totale. Per giunta, Renzi (o
Zingaretti), Berlusconi, Grasso, Bonino,
oltre a essere divisi su tutto (Europa, bilanci, immigrazione), non si fidano gli uni degli altri.
Il
governo giallo-verde, tra l’altro è sostenuto all’esterno, dal non così
disorganico, soprattutto nel sociale, mondo neofascista: gente decisa,
violenta, se appoggiata dalle forze dell’ordine, pronta a tutto. E in particolare, qualora si arrivasse al muro contro muro con l'UE.
Perciò
la vediamo dura. Gli italiani rischiano di accorgersi
del guaio in cui si sono cacciati,
solo quando non potranno
più accedere ai conti correnti e “ fare Bancomat”. E questo perché, la libertà, qui da noi, come fine, e non puro mezzo, non è mai stata reputata importante.
Carlo Gambescia