mercoledì 5 settembre 2018

Viva la  Juventus!


Il lettore penserà: con quello che politicamente rischiamo di passare, che c’entra il “Corriere dello Sport”? C’entra, perché il titolo antijuventino di oggi,   è una  metafora della mentalità anticapitalistica italiana. Che ben rappresenta  l'arcaismo economico dell'italiano medio. 
Non solo per il "Corriere dello Sport",  ma per molti italiani, la Juventus è forte perché ha troppi soldi.  Perciò -  ecco il retro pensiero -   che si potrebbe fare?   Ad esempio, la buttiamo lì,  introdurre un calmiere scudetto.  Ogni anno, assegniamo  alla Juventus  una penalizzazione di venti punti per ricchezza, affinché le altre squadre possano partire  alla pari?
Idea balenga (visto che siamo a Torino) che di sicuro piacerebbe  al   deputato  scemo di Cinque Stelle e all’ onorevole leghista dalla grappa facile. Sono quelle  idee da bar sport, che spuntano all’improvviso,   prima che il proprietario, viste le ore piccole,   cacci via i tiratardi.   
Eppure è così.  E con un governo di idioti presuntuosi, come quello attuale,   la Juve potrebbe entrare in agenda politica. Già sembra di sentirli.  Di Maio: " O venti punti di penalizzazione, o 6 anni di galera!"...    Salvini: " Se non la smettere di vincere vi chiudo tutti nella Diciotti!".   
Si ride amaro.  Purtroppo, in Italia, per colpa di socialisti, fascisti, comunisti, democristiani, e prima ancora della Chiesa Cattolica (quella del “denaro sterco del demonio”),  si condivide da sempre l’idea di Balzac ( grandissimo scrittore ma imprenditore incapace, il lettore prenda nota),   che dietro ogni grande fortuna si nasconda  un crimine e che, per ricaduta la ricchezza, sia una colpa da espiare. Altro che etica del successo: Max Weber in Italia è dato come non pervenuto.  Sicché, oggi,  i populisti al governo non sono che l’ultima incarnazione di questo stramaledetto trend pauperista.
Inutile spiegare agli italiani che i soldi da soli  non bastano,  nello sport come negli affari,  servono spirito di intrapresa, organizzazione,  gusto del rischio.  E che  la Juventus è -  anche -  tutto questo. E non da oggi.  Gli italiani vedono il dito del risultato finale, non la Luna dell'impegno costante. E rosicano.          
Quindi perché meravigliarsi  del titolo del “Corriere dello Sport”? E’ il prodotto finito, come abbiamo cercato di spiegare, di una cattiva mentalità che ha spinto gli italiani, alle ultime elezioni a votare in massa per un partito anticapitalista come Cinque Stelle,  che con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza,  darà il colpo di grazia a quel poco di  etica e  pratica dell’economia di mercato esistenti in Italia.  
Come concludere?  Viva la Juventus!           
P.S. Chi scrive è laziale… 
Carlo Gambescia