Domeniche sovraniste
All'inizio, in economia, Mussolini fu più liberale di Salvini
e Di Maio. Parliamo del dopo Marcia su
Roma. Un governo, di cui era premier, dove praticamente erano dentro quasi tutti, esclusi
socialisti e comunisti.
Praticò
tagli al bilancio, abolì alcuni prezzi politici, glissò sulla nominatività dei
titoli voluta da Giolitti. Insomma, con Alberto De Stefani,
alle Finanze, Mussolini tentò di far ripartire l’Italia, guadagnandosi il
plauso di economisti come Einaudi e
Pareto, per fare solo due nomi importanti. La sterzata liberista, insomma, funzionò. Poi, però, dopo il delitto Matteotti, il
fascismo mostrò il suo vero volto, eccetera, eccetera. Pareto, era morto da un
annetto, Einaudi, fece i suoi silenziosi passi indietro.
Esageriamo? No.
Esageriamo? No.
Ora,
a parte la cialtronesca battaglia anti-immigrati, ovviamente per "il bene degli italiani e della patria", condotta con veemenza tribunizia da Salvini, che cosa indicano alcune misure proposte? Come il
ritorno della chiusura domenicale? L’abbassamento
dell’età pensionistica? La promessa nazionalizzazione
di Autostrade? Il reddito di cittadinanza? La “presa in giro” - perché questo è - sull’aliquota fiscale unica? Il solito balletto sul cuneo fiscale, assai ambito dagli imprenditori sfaticati e viziati?
Che
lo statalismo rischia di vincere su tutti i fronti. Chi pagherà? Per ora, non
si dice. Gli italiani, come con Berlusconi e Renzi sono in piena luna di miele…
Il risveglio però sarà brusco.
E
se a ciò aggiungiamo che Di Maio e Salvini sperano - certo, per ora non si dice pubblicamente - di uscire dall’Euro e dall’UE, la direzione
di rotta rischia essere quella dell’isolamento. Qualcuno la chiama anche autarchia. Ovviamente cari lettori, per inciso, attenti ai conti correnti.
Intanto prepariamoci
a magnifiche domeniche sovraniste: negozi
chiusi, "autostrade" care e rattoppate peggio di prima, "strade" sporche, come a Roma, "città-modello" pentastellata, i quattro spicci in tasca
del reddito di cittadinanza, baby pensionati che ciondolano nei parcheggi deserti dei centri commerciali. Che noia, che barba, che barba, che noia... Cosa fare? Un’idea Salvini potrebbe averla. La caccia all’immigrato.
Che domeniche bestiali.
Carlo Gambescia