Di Maio condanna le "campagne di odio" contro Raggi e Appendino
E il vaffa day?
Non comprendo le lamentazioni dei pentastellati,
da ultimo Di Maio (*), sulle “campagne
di odio” contro Appendino e Raggi. Capirei, se venissero da un
partito - anzi non-partito, per carità
- rispettoso nello stile e nei
contenuti della civile dialettica liberal-democratica. Ma se i primi a sdoganare un linguaggio truculento
e un comportamento ostile verso gli avversari, sconfinante nel razzismo politico, sono stati proprio loro? Ora che pretendono? Fiori, abbracci e
baci?
A dire il vero, il discorso andrebbe esteso alle ragioni dell’imbarbarimento della politica
italiana. Le spiegazioni sono numerose e diverse: c’è
chi attribuisce la colpa al giustizialismo qualunquista, inaugurato da Mani
Pulite; chi a Diabolik-Berlusconi; chi all' "usurpatore" Renzi; chi alle macchie
solari; chi a Černobyl eccetera, eccetera.
Il
punto però è che Grillo ha cavalcato la tigre dell’imbarbarimento, senza preoccuparsi delle cause e mettendoci del
proprio. Si pensi solo al Vaffa Day. E adesso, i suoi ragazzi vorrebbero lo sconto. Beh,
mi sono imbarbarito anch’io: ora, andate voi a fanculo.
Carlo Gambescia
chi di spada ferisce…
RispondiEliminaSottoscrivo pienamente e condivido. Mi sono anche sorpresa di vedere grillini sorpresi od offesi della poca celebrazione all'insediamento della Raggi a Roma. Ma dopo avere fatto campagne a suon di waffa perché pretendere riconoscimento e riverenze da una classe politica che dusprezzano e con cui vogliono mai relazionarsi? Sono proprio infantili, ingenui ed impreparati o teleguidati e lobotomizzati?
RispondiEliminaGrazie a voi! :-)
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