lunedì 14 marzo 2016

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 14 marzo, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 12/03/2016, ore 10.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. FINZI MATTIA: “Secondo te fa sul serio?”
SENSINI FABIO: “Dici la scissione?”
S.E. FINZI MATTIA: “Certo.”
SENSINI FABIO: “Tu lo conosci, D’Altema.”
S.E. FINZI MATTIA: “Mica tanto. Una volta l’ho incontrato a un convegno, gli ho fatto una domanda politica e lui mi ha risposto parlandomi di vino per quaranta minuti.”
SENSINI FABIO: “Allora lo conosci.”
S.E. FINZI MATTIA: “Guarda che è una cosa seria.”
SENSINI FABIO: “Sono serissimo. D’Altema non è mai diretto, mai! “
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè non vuole fare la scissione?”
SENSINI FABIO: “Vorrebbe. O meglio, vorrebbe riprendersi il partito, ma sa che non può. Con chi la fa la scissione, Mattia? Con Bertani, l’uomo che pettinava le bambole? Con Riki Stendola, la neomamma felice? Così Bertani pettina la bambole di Tobia? Ma siamo seri, dai…”
S.E. FINZI MATTIA: “E allora cosa vuole?”
SENSINI FABIO: “Leggi attentamente le sue dichiarazioni, Mattia. D’Altema pesa le parole col bilancino del farmacista, fra le altre cose si crede un genio diplomatico. Sta’ a sentire: [legge] ‘Bisogna ricostruire il centrosinistra con un lento lavoro culturale, non con la creazione di partitini a sinistra, ma il gruppo dirigente attuale non sembra interessato a questo obiettivo.’ Nota bene queste parole: ‘lento, culturale, sembra’.”
S.E. FINZI MATTIA: “Noto che secondo lui il centrosinistra va ‘ricostruito’. Dice che abbiamo distrutto il centrosinistra, Fabio.”
SENSINI FABIO: “Dice che gli abbiamo portato via il giocattolo, Mattia, ma non dice che lo rivuole. Cos’è un ‘lento lavoro culturale’?”
S.E. FINZI MATTIA: “Boh. Tante chiacchiere?”
SENSINI FABIO: “Bravo, Mattia: questa è una risposta da politico.”
S.E. FINZI MATTIA: “Be’?”
SENSINI FABIO: “E’ un politico anche D’Altema, no?”
S.E. FINZI MATTIA: “Eh già…”
SENSINI FABIO: “E cosa vuol dire ‘l’attuale gruppo dirigente non sembra interessato a questo obiettivo.’?”
S.E. FINZI MATTIA: “Che magari invece si può interessare. Però!”
SENSINI FABIO: “Esatto. Quindi, cosa vuole dire D’Altema?”
S.E. FINZI MATTIA: “Vediamo…dice che farà fare tante, tantissime chiacchiere culturali ai Bertani, agli Stendola, ai Faustina, ai nostalgici della Costituzione più bella del mondo, eccetera…”
SENSINI FABIO: “Tante chiacchiere lente…”
S.E. FINZI MATTIA: “Giusto, tante chiacchiere lente, lentissime, culturali, culturalissime sulla ricostruzione del centrosinistra…”
SENSINI FABIO: “Così intanto arriviamo al Congresso del partito, con la vittoria nel referendum costituzionale alle spalle…”
S.E. FINZI MATTIA: “Perché mentre si chiacchiera lentamente non ci si può organizzare velocemente per far votare No…”
SENSINI FABIO: “…e al Congresso del partito Bertani pettina le sue bambole, Svendola lo invitiamo così ci fa vedere il pupo…”
S.E. FINZI MATTIA: “…li applaudiamo, li ringraziamo per il loro lavoro culturale, e loro se ne vanno lenti e sereni ai giardinetti a chiacchierare di bambole e di cultura, lentamente, molto lentamente…”
 SENSINI FABIO: “…ma! Perché qui c’è un ‘ma’.”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma l’attuale gruppo dirigente non sembra interessato a questo obiettivo.”
SENSINI FABIO: “E invece…”
S.E. FINZI MATTIA: “E invece l’attuale gruppo dirigente è interessato sì, perdiana! Ce li leviamo dai piedi una volta per tutte, i rottami.”
SENSINI FABIO: “Quindi?”
S.E. FINZI MATTIA: “Quindi D’Altema cosa vuole?”
SENSINI FABIO: “Non lo so. Finire in bellezza, immagino. Qualcosa di prestigioso.”
S.E. FINZI MATTIA: “In Europa?”
SENSINI FABIO: “Forse. Forse all’ONU. Perché non glielo chiedi?”
S.E. FINZI MATTIA: “Gli telefono e gli chiedo come promette la vendemmia.”
SENSINI FABIO: “Vedrai che ti manda una cassa di quello buono.”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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