lunedì 7 marzo 2016

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 7 marzo, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 06/03/2016, ore 11.41, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri,  344***, in dotazione a S.E. FORESTI MARIAPIA, Ministro per le Riforme Costituzionali, 347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]



S.E. FORESTI MARIAPIA: “Ma Ciccio! Come facciamo con la Hillary?! Chi glielo spiega?”
S.E. FINZI MATTIA: “Glielo vuoi spiegare tu?”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Su “L’Unità” siamo appena usciti con un “Go Hillary” in prima pagina, grosso come una casa. E per la Libia non le diamo neanche un soldatino?”
S.E. FINZI MATTIA: “Intanto ne vuole cinquemila.”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Be’? Ce li avremo cinquemila soldati, no? Con quello che costano…”
S.E. FINZI MATTIA: “E poi Hillary non è nessuno, adesso. Non è Segretario di Stato, non è neanche candidata alla presidenza, è sotto inchiesta dell’FBI…”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Cosa c’entra? E’ il nostro punto di riferimento sì o no? Siamo alleati leali sì o no?”
S.E. FINZI MATTIA: “E se finisce male? Ci hai pensato se finisce male? Se tornano a casa i morti, tanti morti? O se escono le foto dei bambini libici ammazzati dai nostri? Che fine facciamo noi? Cade il governo, Mariapia. Vuoi tornare a casa?”
S.E. FORESTI MARIAPIA: [pausa] “Mi ero comprata una sahariana tanto carina…”
S.E. FINZI MATTIA: “Con la guerra non si prendono voti, Mariapia. Sono stufi di guerre anche gli americani, figuriamoci gli italiani.”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Sarà. Però ricordati: sono una donna anch’io, e lo so come ragiona Hillary.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè?”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Per una donna, o c’è l’amore o c’è l’interesse. Se c’è solo l’interesse, ci puoi trattare, al limite la puoi anche fregare, non ne fa una questione personale. Se invece le dici che la ami e poi la freghi, allora che Dio t’aiuti. Prima o poi si vendica, ti vuole vedere con le budella di fuori...”
S.E. FINZI MATTIA: [pausa] “La Hillary, dici?”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Certo, la Hillary. Perché, cos’hai capito?”
S.E. FINZI MATTIA: “No no, certo, la Hillary. Va be’, ci penso su. Grazie Ciccia, un bacino. Mi spiace per la sahariana.”
S.E. FORESTI MARIAPIA: “Una volta me la metto, vedrai come sto bene. Bacino!”
[la comunicazione si interrompe. Pausa di 23’’. S.E. FINZI MATTIA chiama l’utenza di Stato n 347***]
SENSINI FABIO: “Dimmi.”
S.E. FINZI MATTIA: “Come va Trump nei sondaggi?”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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