La riflessione
Il Web
e i livelli di comprensione del discorso
e i livelli di comprensione del discorso
Sul web esistono quattro diversi livelli di comprensione del
discorso ( e di reazione, ovviamente).
Il
primo è quello terra terra del parlare
come si mangia: si reagisce senza pensare, sulla base di esperienze personali,
senza valutare la statura intellettuale, propria e dell’interlocutore. Di conseguenza, si pronunciano grosse stupidità. È la forma più rozza di reazione discorsiva: quella
dell’incultura. È il modello dello scemo del villaggio (globale).
Il
secondo livello, cade appena sopra la nuda
terra: alla reazione, per così dire, istintiva, si sostituisce, quando conviene, la finzione dell'ascolto. Si fa proprio lo schema utilitaristico-servile del discorso. Siamo sul piano inclinato della cultura
finta. È il modello del paraninfo.
Il
terzo livello è quello del presumere di sapere, senza aver sudato sui libri: un errato convincimento che nasce dalla mezza cultura, madre di tutte le semplificazioni. Si crede, in base a rapsodiche e mal metabolizzate letture, di avere capito tutto, anzi di saperla lunga. Sicché si va subito alle conclusioni, pur di prevalere sull’interlocutore. È il modello del disadattato culturale.
Il
quarto livello è quello del discorso tra persone che realmente sanno, perché hanno studiato duramente: persone di
cultura, che non fingono né fraintendono. Non si tenta di prevalere
sull’altro, arrampicandosi sugli specchi di una logica mal digerita, ma solo di capire, anche le ragioni dell’altro. È la forma più pura
del discorso, tra anime elette, pochi
scelti. È il modello socratico.
Come
interferiscono gli atteggiamenti
politici con i quattro livelli individuati? Il primo è quello degli slogan, del "credere, obbedire, combattere"; il secondo, del
compiacere politicamente, servendo se stessi attraverso gli altri, che rinvia alla "folla solitaria"; il terzo, quello di chi presume di avere la verità
in tasca, a portata di mano, opzione potenzialmente "giacobino-totalitaria"; il quarto si
limita, molto umilmente a studiare la politica dall’alto, si parla talvolta di metapolitica: siamo dinanzi a un atteggiamento "tocquevilliano", liberale, distaccato, malinconico.
Sul Web, per venire al punto concreto, prevalgono massicciamente i primi tre livelli. Del resto lo studio è per pochi e non tutti sono all’altezza di affrontare e capire le grandi questioni teoriche. Forse non dovrebbe esporsi chi sa... Difficile dire.
Sul Web, per venire al punto concreto, prevalgono massicciamente i primi tre livelli. Del resto lo studio è per pochi e non tutti sono all’altezza di affrontare e capire le grandi questioni teoriche. Forse non dovrebbe esporsi chi sa... Difficile dire.
Comunque sia, il Web riflette, in modo inesorabile, quell' ineguaglianza di
intelligenza, volontà di studio, e capacità di applicazione che è nell’ordine
naturale delle cose umane. Ineguaglianza insopprimibile. La società ricorda un setaccio: alla fin fine, ognuno di noi è e fa ciò che merita di essere. Inutile, prendersela con la sfortuna...
Ovviamente, verso chi ce l'ha fatta, pesano sempre l’ invidia, il risentimento, l'ingratitudine (soprattutto quest'ultima è particolarmente sgradevole): difetti e debolezze umane che però meritano
pietà. Fatti salvi, naturalmente, quei rimedi legali cui non si può non ricorrere, se e quando viene colpita l'onorabilità delle persone.
Carlo Gambescia
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