martedì 5 febbraio 2019

Non sarà facile liberarsi di  Salvini e Di Maio
Guai in vista per l’Italia
          

Salvini, Di Maio e sodali sono pericolosi, non ci stancheremo mai di ripeterlo. E per quello che sono: tecnicamente, cripto-fascisti. Perché portatori di un pericoloso agente patogeno, politicamente patogeno:  l’antiliberalismo
Ma come liberarsi di  due mediocri tribuni della plebe, che però volano  nei sondaggi?  Perché una cosa va  onestamente riconosciuta: il tribuno implica sempre l’esistenza della plebaglia. E  il tasso di cripto-fascismo  degli italiani è altrettanto elevato.  E  consiste nel disprezzo per il Parlamento e nella visione miracolistica dei poteri dello stato:  le basi, per ora nascoste, ma ideali  per favorire la nascita di un  nuovo  fascismo.    
Ripetiamo, come liberarsi?  Vediamo le varie possibilità.
Un colpo di stato militare. Le Forze Armate nicchiano, sono coperte di privilegi che, per ora,  nessuno osa toccare.  Forse i Carabinieri... Ma da soli non bastano. I Servizi segreti invece, per il momento, stanno alla finestra, divisi tra Trump e Putin (la fedeltà all'UE è un ricordo).   Salvini,  pur comandando la  Polizia, fa parte del Governo, e attende che il Movimento Cinque Stelle, si incarti, per seppellirlo elettoralmente.  Aiuti dall’esterno? L’UE se la fa sotto.  Trump,  non è interessato.   Putin, sta con i giallo-verdi. 
Un colpo di mano costituzionale. Manca la materia prima. Un Presidente della Repubblica, con le palle (pardon).   Se, a giugno,  al posto di Mattarella ci fossero stati  Cossiga e Napolitano, questo governo non sarebbe mai  nato. Inoltre, cosa più seria, sociologica, manca una classe politica di governo come di non governo (imprenditori, professori, giudici, professionisti), consapevole, dal punto di vista liberale,  del rischio totalitario.     
Un colpo di mano parlamentare. I numeri potrebbero esserci al Senato. Ma Salvini, ripetiamo, per ora non sembra interessato, preferisce che i pentastellati rosolino a fuoco lento.   Quanto ai  possibili dissidenti a Cinque Stelle, inutile farsi troppe illusioni, vista l’assoluta mancanza di personalità politica  dei deputati pentastellati. Per non parlare della loro scarsa preparazione.  
Un colpo di spread  (a "ento" punti).  I mercati, contrariamente a quel che si pensa, e al di là delle speculazioni a breve (pur onerose),  tendenzialmente preferiscono la stabilità,  o comunque di  una fase di standby  fino a quando un determinato quadro  politico non sia più chiaro.  Quindi per ora, almeno fino alla prossima finanziaria,  calma piatta, o quasi. Lo spread continuerà ad aleggiare intorno ai 250/300 punti. Non è poco, ma consente di fare promesse e tirare a campare.
Come si può capire,  un colpo di forza,  pur possibile,  per ora, non è  probabile. 
Che fare?  
Non è facile rispondere.  Le prossime europee, potrebbero addirittura premiare i  giallo-verdi  e rafforzare quel grasso del potere che tiene insieme i populisti di destra e sinistra. Certo, l’alleanza potrebbe  prima o poi implodere, contraddizioni politiche sussistono (è perfino inutile elencarle).
Tuttavia,  se il governo cadesse, prima della  nascita di un’opposizione liberale, cosa assai difficile al momento (non c’è alcun Macron italiano in giro, Calenda è un socialdemocratico, per non parlare dello stato confusionale in cui versa Forza Italia),  il rischio sarebbe quello di nuove elezioni  all’insegna di un conflitto tra due populismi,  l' uno peggiore dell’altro. Con il pericolo, di spalancare le porte del potere  a  una terza forza (il classico tra i due litiganti, eccetera, eccetera) non più cripto o nascosta, ma apertamente fascista.  E magari - tanto per non farsi mancare nulla -  dopo l’interregno di un’alleanza di governo, brevissima e disastrosa,  tra il PD targato Zingaretti e M5S capeggiato da Di Battista e Fico…
Cari amici lettori, siamo nei guai.  Grossi.

Carlo Gambescia