Non sarà facile liberarsi di Salvini e Di Maio
Guai in vista per l’Italia
Salvini, Di Maio e sodali sono
pericolosi, non ci stancheremo mai di ripeterlo. E per quello che sono: tecnicamente, cripto-fascisti. Perché
portatori di un pericoloso agente patogeno, politicamente patogeno: l’antiliberalismo
Ma
come liberarsi di due mediocri tribuni
della plebe, che però volano nei
sondaggi? Perché una cosa va onestamente riconosciuta: il tribuno implica
sempre l’esistenza della plebaglia. E il
tasso di cripto-fascismo degli italiani
è altrettanto elevato. E consiste nel disprezzo per il Parlamento e
nella visione miracolistica dei poteri dello stato: le basi, per ora nascoste, ma ideali per favorire la nascita di un nuovo fascismo.
Ripetiamo,
come liberarsi? Vediamo
le varie possibilità.
Un colpo di stato militare. Le Forze Armate nicchiano, sono coperte di
privilegi che, per ora, nessuno osa toccare. Forse i Carabinieri... Ma da soli non bastano.
I Servizi segreti invece, per il momento, stanno alla finestra, divisi tra Trump e Putin (la fedeltà all'UE è un ricordo). Salvini, pur comandando la Polizia , fa parte del
Governo, e attende che il Movimento Cinque Stelle, si incarti, per seppellirlo elettoralmente. Aiuti dall’esterno? L’UE se la fa sotto. Trump, non è interessato. Putin, sta con i giallo-verdi.
Un colpo di mano costituzionale. Manca la materia prima. Un Presidente della
Repubblica, con le palle (pardon). Se, a giugno, al posto di Mattarella ci fossero stati Cossiga e Napolitano, questo governo non
sarebbe mai nato. Inoltre, cosa più seria, sociologica, manca una classe politica di governo come di
non governo (imprenditori, professori, giudici, professionisti), consapevole, dal punto di
vista liberale, del rischio
totalitario.
Un colpo di mano parlamentare. I numeri potrebbero esserci al Senato. Ma Salvini,
ripetiamo, per ora non sembra interessato, preferisce che i pentastellati
rosolino a fuoco lento. Quanto ai possibili dissidenti a Cinque Stelle, inutile farsi troppe illusioni, vista l’assoluta mancanza di personalità politica dei
deputati pentastellati. Per non parlare della loro scarsa preparazione.
Un colpo di spread (a "ento" punti). I mercati,
contrariamente a quel che si pensa, e al di là delle speculazioni a breve (pur
onerose), tendenzialmente preferiscono la
stabilità, o comunque di una fase di standby fino a quando un determinato quadro
politico non sia più chiaro.
Quindi per ora, almeno fino alla prossima finanziaria, calma piatta, o quasi. Lo spread continuerà
ad aleggiare intorno ai 250/300 punti. Non è poco, ma consente di fare promesse
e tirare a campare.
Come
si può capire, un colpo di forza, pur possibile, per ora,
non è probabile.
Che
fare?
Non
è facile rispondere. Le prossime
europee, potrebbero addirittura premiare i
giallo-verdi e rafforzare quel
grasso del potere che tiene insieme i populisti di destra e sinistra. Certo,
l’alleanza potrebbe prima o poi
implodere, contraddizioni politiche sussistono (è perfino inutile elencarle).
Tuttavia, se il governo cadesse, prima della nascita
di un’opposizione liberale, cosa assai difficile al momento (non c’è alcun
Macron italiano in giro, Calenda è un socialdemocratico, per non parlare dello
stato confusionale in cui versa Forza Italia), il rischio sarebbe quello di nuove elezioni all’insegna di un conflitto tra due populismi, l' uno peggiore dell’altro. Con il pericolo, di spalancare le porte del potere a una terza forza (il classico tra i due litiganti,
eccetera, eccetera) non più cripto o nascosta, ma apertamente fascista. E magari - tanto per non farsi mancare nulla - dopo l’interregno di un’alleanza di governo,
brevissima e disastrosa, tra il PD targato Zingaretti e M5S capeggiato da Di Battista e Fico…
Cari
amici lettori, siamo nei guai. Grossi.
Carlo Gambescia