martedì 21 giugno 2016

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 19 ottobre, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito del p.p. n 2367105 R.G.N.R. -R.R.I.T. nr. 34986, [Operazione “FINE PENA MAI”, N.d.V.] in data 19/06/2015, ore 09.45, è stata registrata una conversazione intercorsa tra l’utenza 322***, in uso a BERNASCONI SILVANO,  e l’utenza 388***, in uso a BRAMBILLA SERENELLA, ex segretaria personale di BERNASCONI SILVANO. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

BRAMBILLA SERENELLA: “Dottore, come sta?”
BERNASCONI SILVANO: “Serenella! Che piacere!”
BRAMBILLA SERENELLA: “E il cuore? Come va il cuore, dottore?”
BERNASCONI SILVANO: “Bene bene, dicono i medici che sono come nuovo…”
BRAMBILLA SERENELLA: “…però?”
BERNASCONI SILVANO: “Però niente, l’operazione è riuscita, sto bene, sono…[pausa]”
BRAMBILLA SERENELLA: “Dottore? Sono io, dottore. La sua Serenella, il suo…”
BERNASCONI SILVANO: [ride]: “Il mio scudo umano, sì…[pausa] Eh, Serenella…Il cuore che vedono i medici va bene. L’altro…be’, l’altro è un po’ stanco, Serenella.”
BRAMBILLA SERENELLA: “Dica pure, dottore, la seguo.”
BERNASCONI SILVANO: “Lo so che tu mi segui. Anzi, ti dirò che fino a quando mi hai seguito tu non…mah, inutile rivangare, non credi?”
BRAMBILLA SERENELLA: “Sempre guardare avanti, dottore.”
BERNASCONI SILVANO: “Ecco, brava. Solo che adesso, se guardo avanti cosa c’è? Ho ottant’anni, Serenella! Ottanta!”
BRAMBILLA SERENELLA: “Be’? La spaventano i compleanni, adesso? Cosa le è successo, dottore?”
BERNASCONI SILVANO: “Cribbio, non lo so cosa mi è successo, però mi è successo! [pausa] La famiglia, non c’è più. Le aziende, ormai le vendiamo. Il partito, ah, il partito…”
BRAMBILLA SERENELLA: “Dottore! Ma cosa dice!”
BERNASCONI SILVANO: “Non c’è più un cane, Serenella. Le ragazze, si fanno vive solo per chiedere soldi, per dire cose brutte, per ricattare…Nessuno mi ama più, Serenella! Anzi, peggio: nessuno mi odia! Nessuno mi odia più, nessuno mi invidia, nessuno ha paura di me…non mi fanno più le caricature, le vignette con il mostro Bernasconi…non mi arrivano neanche più gli avvisi di garanzia, ti rendi conto? L’altro giorno…[piange sommessamente]
BRAMBILLA SERENELLA: “Dottore? Dottore, cosa fa? Piange?!”
BERNASCONI SILVANO: [singhiozzi rattenuti] “L’altro giorno…l’altro giorno mi ha telefonato l’Elda Boccarini…”
BRAMBILLA SERENELLA: “Quella strega! Che l’ha perseguitata per una vita! Che faccia di tolla!”
BERNASCONI SILVANO: “E lo sai cosa mi ha detto?”
BRAMBILLA SERENELLA: “No! Un altro processo?! Che senzadio, quella lì!”
BERNASCONI SILVANO: “Mi ha detto: ‘Riguardati, Silvano, e tanti auguri.’ Con una vocina dolce dolce, come da sorella, capisci? Quasi da mamma…E sai il peggio qual è? Lo sai?”
BRAMBILLA SERENELLA: [pausa] “No, dottore.”
BERNASCONI SILVANO: “Era sincera, Serenella. Le dispiaceva per me.” [scoppia in lacrime, singhiozza convulsamente]
BRAMBILLA SERENELLA [lunga pausa]: “Dottore? [pausa] Dottore? [pausa] Dottore? [pausa] Dottore! Adesso basta! Torni a bordo! Torni a bordo, cazzo!
BERNASCONI SILVANO [sempre piangendo] “E dov’è Dudù? Dov’è? Me l’hanno portato via! L’unica persona che mi capiva!” [singhiozza, tira su col naso, geme]
BRAMBILLA SERENELLA [lunga pausa] “Va bene, Silvano. Adesso vengo lì. Ti porto anche Dudù. Stai buono, su.” [Profondo sospiro. Interrompe la comunicazione]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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