Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2015, lunedì 19 ottobre, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito del
p.p. n 2367105 R.G.N.R. -R.R.I.T. nr. 34986, [Operazione “FINE PENA MAI”, N.d.V.] in
data 19/06/2015, ore 09.45, è stata registrata una conversazione intercorsa tra
l’utenza 322***, in uso a BERNASCONI SILVANO,
e l’utenza 388***, in uso a BRAMBILLA SERENELLA, ex segretaria personale
di BERNASCONI SILVANO. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
BRAMBILLA
SERENELLA: “Dottore, come sta?”
BERNASCONI
SILVANO: “Serenella! Che piacere!”
BRAMBILLA
SERENELLA: “E il cuore? Come va il cuore, dottore?”
BERNASCONI
SILVANO: “Bene bene, dicono i medici che sono come nuovo…”
BRAMBILLA
SERENELLA: “…però?”
BERNASCONI
SILVANO: “Però niente, l’operazione è riuscita, sto bene, sono…[pausa]”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Dottore? Sono io, dottore. La sua Serenella, il suo…”
BERNASCONI
SILVANO: [ride]: “Il mio scudo umano,
sì…[pausa] Eh, Serenella…Il cuore che
vedono i medici va bene. L’altro…be’, l’altro è un po’ stanco, Serenella.”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Dica pure, dottore, la seguo.”
BERNASCONI
SILVANO: “Lo so che tu mi segui. Anzi, ti dirò che fino a quando mi hai seguito
tu non…mah, inutile rivangare, non credi?”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Sempre guardare avanti, dottore.”
BERNASCONI
SILVANO: “Ecco, brava. Solo che adesso, se guardo avanti cosa c’è? Ho
ottant’anni, Serenella! Ottanta!”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Be’? La spaventano i compleanni, adesso? Cosa le è successo,
dottore?”
BERNASCONI
SILVANO: “Cribbio, non lo so cosa mi è successo, però mi è successo! [pausa] La famiglia, non c’è più. Le
aziende, ormai le vendiamo. Il partito, ah, il partito…”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Dottore! Ma cosa dice!”
BERNASCONI
SILVANO: “Non c’è più un cane, Serenella. Le ragazze, si fanno vive solo per
chiedere soldi, per dire cose brutte, per ricattare…Nessuno mi ama più,
Serenella! Anzi, peggio: nessuno mi odia! Nessuno mi odia più, nessuno mi
invidia, nessuno ha paura di me…non mi fanno più le caricature, le vignette con
il mostro Bernasconi…non mi arrivano neanche più gli avvisi di garanzia, ti
rendi conto? L’altro giorno…[piange
sommessamente]
BRAMBILLA
SERENELLA: “Dottore? Dottore, cosa fa? Piange?!”
BERNASCONI
SILVANO: [singhiozzi rattenuti]
“L’altro giorno…l’altro giorno mi ha telefonato l’Elda Boccarini…”
BRAMBILLA
SERENELLA: “Quella strega! Che l’ha perseguitata per una vita! Che faccia di
tolla!”
BERNASCONI
SILVANO: “E lo sai cosa mi ha detto?”
BRAMBILLA
SERENELLA: “No! Un altro processo?! Che senzadio, quella lì!”
BERNASCONI
SILVANO: “Mi ha detto: ‘Riguardati, Silvano, e tanti auguri.’ Con una vocina
dolce dolce, come da sorella, capisci? Quasi da mamma…E sai il peggio qual è?
Lo sai?”
BRAMBILLA
SERENELLA: [pausa] “No, dottore.”
BERNASCONI
SILVANO: “Era sincera, Serenella. Le dispiaceva per me.” [scoppia in lacrime, singhiozza convulsamente]
BRAMBILLA
SERENELLA [lunga pausa]: “Dottore? [pausa] Dottore? [pausa] Dottore? [pausa]
Dottore! Adesso basta! Torni a bordo! Torni a bordo, cazzo!”
BERNASCONI
SILVANO [sempre piangendo] “E dov’è
Dudù? Dov’è? Me l’hanno portato via! L’unica persona che mi capiva!” [singhiozza, tira su col naso, geme]
BRAMBILLA
SERENELLA [lunga pausa] “Va bene,
Silvano. Adesso vengo lì. Ti porto anche Dudù. Stai buono, su.” [Profondo sospiro. Interrompe la
comunicazione]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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