Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 13 giugno, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 11/06/2016, ore 11.37,
l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di
Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei
Ministri, e 347***, in dotazione a
SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
S.E. FINZI MATTIA: “Dicevi
che non possiamo perdere, eh?”
SENSINI FABIO: “Ehem…”
S.E. FINZI MATTIA: “Che era
impossibile, giusto?”
SENSINI FABIO: “Ma, sai…”
S.E. FINZI MATTIA: “E adesso?
Se perdiamo Milano? Se perdiamo Torino?”
SENSINI FABIO [pausa]: “Va bene. Facciamo lo scenario
peggiore, l’apocalisse. Perdiamo Milano, perdiamo Torino, Roma è già andata.
Perdiamo anche il referendum di ottobre.”
S.E. FINZI MATTIA: “No eh? No
il referendum!”
SENSINI FABIO: “Scenario
apocalisse, Mattia. Perdiamo il referendum di ottobre, e tu ti dimetti.”
S.E. FINZI MATTIA: “Be’, mi
dimetto…vediamo.”
SENSINI FABIO: “No, no: ti
dimetti. L’hai promesso, da vero innovatore mantieni la promessa. Vai da
Maccarella, e Maccarella respinge le tue dimissioni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sicuro?”
SENSINI FABIO: “Per il bene
del Paese, Mattia. Pensi che Maccarella abbia voglia di trovarsi un Presidente
del Consiglio del Movimento 5 Bolle? Ma neanche per scherzo. E’ una persona
anziana, non li conosce, non li capisce… i suoi giochetti democristiani con chi
li fa? E la Panda
grigia? Quelli sono poveri sul serio, vanno in giro in autobus, dai…”
S.E. FINZI MATTIA: “Sarà.”
SENSINI FABIO: “Stai
tranquillo. Maccarella respinge le tue dimissioni. Tu ti sacrifichi per il bene
del paese. Rimpasto di governo.”
S.E. FINZI MATTIA: “Coi 5
Bolle?”
SENSINI FABIO: “Coi 5 Bolle.”
S.E. FINZI MATTIA: “E se non
ci stanno? Se insistono per le elezioni?”
SENSINI FABIO: “Ci stanno, ci
stanno. E’ troppo tempo che annusano il potere, Mattia. Basta dargli modo di
salvare la faccia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè?”
SENSINI FABIO: “Cioè, gli
diamo: il Ministero della Giustizia, così con la magistratura se la sbrigano
loro.”
S.E. FINZI MATTIA: “Auguri.”
SENSINI FABIO: “Il Ministero
dei Rapporti con il Parlamento.”
S.E. FINZI MATTIA: “Giusto.
Gli piace così com’è? Che se lo tengano.”
SENSINI FABIO: “Il Ministero
della Difesa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sei
matto? Non sanno neanche da che parte si comincia!”
SENSINI FABIO: “Perché la
nostra Ribotti, invece? Che non distingue una pistola da un missile? No, no:
Ministero della Difesa. Sono incompetenti e pacifisti, così si fanno odiare da
tutte le FFAA. Se poi si prendono qualche tangente dai fornitori, sai che begli
scheletri nell’armadio? E in caso ci chiedessero di mandare le truppe in Libia,
a chi facciamo rispondere di no?”
S.E. FINZI MATTIA: “Mmmm…”
SENSINI FABIO: “E poi c’è il
colpo di grazia, l’offerta che non possono rifiutare: il Ministero
dell’Onestà.”
S.E. FINZI MATTIA: “Mi
piace…”
SENSINI FABIO: “Ministero
dell’Onestà! Come fanno a rifiutare?”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma che
poteri gli daresti, al Ministero dell’Onestà?”
SENSINI FABIO: “Be’,
anzitutto niente portafoglio. Per evitare tentazioni, no? E poi chi è onesto
non ha bisogno di incentivi materiali.”
S.E. FINZI MATTIA [ridendo] “Logico…”
SENSINI FABIO: “Gli diamo
tanta, tanta tv. Spazio sui media a volontà. Gli diamo anche voce in capitolo
per la riforma della scuola, della burocrazia, della magistratura…”
S.E. FINZI MATTIA: “…del
Parlamento, degli Enti Locali…”
SENSINI FABIO: “Di tutto. Le
ipotesi sono due: o riescono a far diventare onesti gli italiani…”
S.E. FINZI MATTIA: “…come
no…”
SENSINI FABIO: “O non ci
riescono. Secondo me non ci riescono. E allora, a chi danno la colpa? A noi no,
perché siamo al governo insieme.”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici che
danno la colpa agli italiani? Che siano così coglioni?”
SENSINI FABIO: “Può anche
darsi. Secondo me danno la colpa all’opposizione. Saltini e compagnia cantante.
I razzisti, affaristi, maschilisti, corrotti, eccetera.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cioè, tu
dici che il Movimento 5 Bolle è come noi?”
SENSINI FABIO: “Ma sono
come noi, Mattia. Sono la nostra bad bank.
I più coglioni dei nostri elettori per
chi votano, secondo te?”
S.E. FINZI MATTIA: “Per i 5
Bolle.”
SENSINI FABIO: “E chi ha
cominciato con la questione morale?”
S.E. FINZI MATTIA: “Noi.”
SENSINI FABIO: “Solo che loro
ci credono sul serio. Per adesso. Quando saranno al governo, vedrai…”
S.E. FINZI MATTIA: “…che gli
passa.”
SENSINI FABIO: “Esatto.”
[ridono]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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