martedì 28 aprile 2015

L’ultimo film di Moretti è secondo al botteghino
Un cinema per coetanei



L’ultimo film di Moretti incassa. Perché si va a vedere un suo  film?  Proviamo a  formulare alcune ipotesi.
Perché è di sinistra. E i progressisti, stando alle indagini statistiche,  investono di più nelle attività ricreative alte ( mostre,  musei,  libri, cinema italiano).
Perché  (a poco prezzo, in fondo) conferisce  allo spettatore  lo status ( o patentino) di “intellettuale”. Il che gratifica. Soprattutto le "zecche"
Perché  si condivide la Weltanschauung morettiana: “tutto va male,  però  siamo in pochi a  intuirlo” Il che spiega le simpatie, tra i "fasci". 
Tre ragioni che potrebbero combaciare con la quarta:   l’età degli spettatori morettiani (usiamo il condizionale perché privi di dati al riguardo).  Età,  che a nostro avviso, potrebbe essere più alta di quella media (di solito abbastanza bassa).  Probabilmente il cinema  morettiano copre   la fascia alta, dai quaranta-quarantacinque in su.  Del resto l'Italia è invecchiata, la sinistra pure, il sindacato è pieno zeppo di pensionati.  Insomma, potremmo essere davanti a un cinema quasi per coetanei. Del regista.  
Carlo  Gambescia     


2 commenti:

  1. Moretti è il più sopravvalutato regista del mondo, lo segue Uolter Veltroni, guarda caso entrambi di sinistra (quale?). Il triste per professione, "intellettuale" per convenienza (in Italia essere organici al Pci prima, ai Dem poi, è sempre utile ) ci ha deliziato, almeno per chi è masochista, di lungometraggi brutti tecnicamente, come del resto buona parte del cinema italiano odierno se si escludono Sorrentino e Muccillo; artisticamente stitici; come contenuti solo propagandistici. L'ultimo che ha girato non l'ho visto, quindi sospendo il giudizio. I Vanzina saranno pecorecci, ma qualche risata grossolana la strappano, il Moretti non fa né pensare né ridere. Unpianto, come tutta la sinistra italica. Il cinèma (notare l'accento) secondo Pasolini non abita più qui.

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