La grottesca sorte del comunismo
Il tempo dei birrai
Sappiamo benissimo che non
saranno quattro righe a far cambiare idea
sul comunismo ai quei pochi (relativamente) devoti che tuttora
rivendicano religiosamente il valore sociale di un'idea sanguinaria e stupida (poi spiegheremo perché). Del resto, la fede è fede.
Quel che è accaduto in Turchia
(da non sottovalutare) e le polemiche italiane intorno al vino di D’Alema (della cui onestà personale non dubitiamo) devono però far riflettere su un fatto specifico: che, il doppio registro sangue e arena, non è una novità. Le biografie ricordano che
Stalin rapinava i treni e il buon Roberto Michels, sociologo di razza,
già all’inizio del Novecento, ironizzava sui teutonici birrai socialisti… Il vizio,
insomma, viene da lontano (per dirla con un'espressione assai cara ai comunisti italiani). Fortunatamente, oggi, prevalgono i birrai, o come sostengono i malevoli, i
vinai…
Però, ecco il punto, per quale ragione nascondere sangue e mescite sotto il vellutato manto
dei nobili ideali? Perché tanta fatica? Difficile rispondere. Perché, in fondo, le domande vere sono altre: si nasce
assassini o vinai e poi si sposa la causa del comunismo? Oppure si viene
al mondo comunisti per poi diventare vinai o assassini? Stalin dalle rapine,
per così dire laiche, passò agli omicidi
pseudoreligiosi di massa, D’Alema, nato funzionario, rischia invece di morire (politicamente) vinaio.Grottesco.
Al fondo della trasformazione
(qualunque sia la sua direzione) c’è la
natura umana che è tutto, eccetto che comunista. In un celebre film, all’epoca
ritenuto presuntivamente di sinistra, Miracolo
a Milano, alcuni barboni,
fronteggiati da rapaci capitalisti, si contendevano i raggi del sole, insomma si accapigliavano in una fredda
mattinata per un poco di tepore… Ecco, il sole segue una sua precisa traiettoria, non può riscaldare tutti nello
stesso momento. Banale verità, ma non l’unica. Tradotto: i beni sono scarsi, come il sole; gli uomini, come quei barboni, disposti a
tutto pur di appropriarsene. Eppure
secondo i comunisti, se ci si passa la metafora, sarebbe tuttora possibile distribuire a ogni uomo la stessa sufficiente quantità di raggi
solari. Tesi stupida, dalle conseguenze sanguinarie. Fortunatamente, già fallita una volta. Sicché, finito il tempo del
sangue è rimasto solo quello della birra.
Carlo Gambescia
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