giovedì 2 aprile 2015

La grottesca  sorte  del comunismo
Il tempo  dei  birrai 



Sappiamo benissimo che non saranno  quattro righe a far cambiare idea  sul comunismo ai quei pochi (relativamente) devoti che tuttora rivendicano religiosamente il valore sociale di un'idea sanguinaria e stupida (poi spiegheremo perché).  Del resto, la fede è fede.
Quel che è accaduto in Turchia (da non sottovalutare) e le polemiche italiane intorno al  vino di D’Alema (della cui onestà personale non dubitiamo) devono però  far riflettere su un fatto specifico: che,  il doppio registro sangue e arena,  non è una novità.  Le  biografie  ricordano che  Stalin rapinava i treni e il buon Roberto Michels, sociologo di razza, già all’inizio del Novecento, ironizzava sui  teutonici birrai socialisti… Il vizio, insomma, viene da lontano (per dirla con un'espressione assai cara ai comunisti italiani). Fortunatamente, oggi,  prevalgono i birrai, o come sostengono i malevoli, i vinai…
Però, ecco il punto,  per quale ragione  nascondere  sangue e mescite sotto il vellutato manto dei  nobili  ideali? Perché tanta fatica?  Difficile rispondere.  Perché, in fondo,  le domande vere sono altre: si nasce  assassini o vinai e poi si sposa la causa del comunismo? Oppure si viene al mondo comunisti per poi diventare vinai o assassini? Stalin dalle rapine, per così dire laiche,  passò agli omicidi pseudoreligiosi di massa, D’Alema, nato funzionario, rischia invece di morire (politicamente) vinaio.Grottesco.
Al fondo della trasformazione (qualunque sia  la sua direzione) c’è la natura umana che è tutto, eccetto che comunista.   In un celebre film, all’epoca ritenuto presuntivamente di sinistra, Miracolo a Milano,  alcuni barboni, fronteggiati da rapaci capitalisti, si contendevano i raggi del sole,  insomma si accapigliavano in una fredda mattinata  per un poco di tepore…  Ecco, il sole segue una sua precisa  traiettoria, non può riscaldare tutti nello stesso momento. Banale verità, ma non l’unica. Tradotto:  i beni sono scarsi, come il sole;  gli uomini, come quei barboni, disposti a tutto pur di appropriarsene.  Eppure secondo i comunisti, se ci si passa la metafora,  sarebbe  tuttora  possibile distribuire  a ogni uomo la stessa sufficiente quantità di raggi solari. Tesi stupida, dalle conseguenze sanguinarie. Fortunatamente, già fallita una volta.  Sicché,  finito il tempo del sangue è rimasto solo quello della birra.
Carlo Gambescia               

            

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