Mattarella e Salvini
Separati alla nascita
Mattarella
sta a Salvini come Salvini sta a Mattarella. Sono due gemelli separati alla
nascita. Cosa vogliamo dire? Molto
semplice. Salvini dichiara che le frontiere esistono,
Mattarella invece che non esistono. Sono due estremisti. Il primo, per così dire, è il
presidente di un partito razzista,
quindi interpreta e solletica
iscritti, simpatizzanti ed elettori, il secondo è il presidente di tutti, perciò quando esterna dovrebbe tenere conto
che molti italiani, pur non condividendo il razzismo leghista, possano non essere d'accordo con il Qurinale. Per quale ragione? Perché la
verità sta nel mezzo: solo cattivisti e buonisti sembrano non capirlo. Detto altrimenti: i gemelli di cui sopra.
Si
dirà: ma il razzismo è fuori della Costituzione. Verissimo. Però la
Lega è un partito politico, legalmente rappresentato e regolarmente votato, sempre secondo la
Costituzione. Come la mettiamo? Il razzismo è perseguito per
legge? Così pare. Come una volta il socialismo. Poi però toccò al liberalismo, di seguito al fascismo
e così via. Le riposte penali a questioni politiche reprimono un fenomeno, non lo prevengono. Mai. Questa però è una’altra storia…
Pertanto, e visto che il termine è di moda, se Salvini fa la figura del bullo razzista, Mattarella fa quella del bullo
universalista e ... presidenzialista. Probabilmente è più colpevole di Salvini, il quale, tutto sommato, reagisce in modo istintivo, da Homo Sapiens neanderthalensis. Mattarella, no. Lui, almeno sulla carta, è Homo Sapiens Sapiens: razionalizza, quindi ragiona, insomma
calcola, abusando consapevolemente
del suo potere istituzionale.
E
gli italiani? Stanno a guardare. Ma con un occhio solo. E purtroppo quello
chiuso potrebbe prima o poi aprirsi
dalla parte di Salvini. Dicesi richiamo della foresta. E non si cura con le iniezioni di glucosio. Universalista.
Carlo Gambescia
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