Inchiesta
petrolio, la Procura di Potenza ha ordinato
indagini sulla presenza di tumori
L’arma letale
Come da copione. La procura di Potenza, anzi di
OnniPotenza, ha ordinato il sequestro di
migliaia di cartelle cliniche negli ospedali lucani per verificare i tassi
regionali di malattie tumorali, come
approfondimento “ del filone d'inchiesta (...) sulle
attività di smaltimento dei rifiuti prodotti dal Centro Oli dell'Eni”
(1): l’arma letale , quella dell’untore tumorale, tanto per tenere in caldo la
pubblica opinione, agitando il drappo rosso della catastrofe epidemiologica a
comando. Inutile inarcare il sopracciglio:
purtroppo, con dati e parametri -
parliamo da studiosi di sociologia, Weber a tale proposito si beccò un esaurimento nervoso - si può fare tutto
ciò che si vuole sul piano scientifico, figurarsi sul
quello politico-giudiziario… Basta
bussare alla porta statistica giusta. Tanto un medico rosso formato Gino Strada si
trova sempre.
Ma, contro chi,
questa volta ?
I fedelissimi dell’ex Sindaco di Firenze, sospettano contro Renzi, che da giovane confessò tutta la sua ammirazione per Mike
Bongiorno. Altri, pensano a una manovra contro un
Pd finalmente incamminatosi sulla strada della modernità, in un
partito dove la minoranza nostalgica celebra tuttora Berlinguer e Pasolini. Oppure, contro, i petrolieri? Nemici storici, dell’ultrasinistra, del
fondamentalismo antimercato, nonché,
mai dimenticarlo, dei brigatisti rossi, che si
divertivano a fare il tirassegno su questo o quel dirigente
petrolifero.
Lasciamo il lettore libero di decidere. Purtroppo, l’unico lascito, il peggiore in assoluto, di Tangentopoli, è il giustizialismo: la pretesa ideologica, da parte di un pugno di magistrati, di dire l’ultima parola su tutto: dalla
morale nazionale alla politica economica,
quando ovviamente i riflettori sono accesi. Perché sulla giustizia, quella spicciola,
civile e penale, a luci spente, è meglio
stendere un velo pietoso. Esageriamo? Ci
appelliamo a chiunque abbia avuto a che fare, anche una sola volta, con un giudice. Come
dimenticare certo comportamento passivo o indifferente da burocrate nascosto dietro uno sportello? Certo, mai fare di tutta l’erba un fascio… Però l’andazzo
è quello: protagonismo politico
in alto, tirare a campare in basso.
Al posto di Renzi, useremmo con la magistratura il
machete legislativo. Riforme, riforme, riforme… Ma,
probabilmente, anche per il Presidente del Consiglio è
scoccata l’ultima ora. L’Ora Legale.
Carlo Gambescia
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