Bernie Sanders è giunto a Roma, invitato dalla Pontificia
Accademia delle Scienze
Quest’uomo è pericoloso
«Dobbiamo cambiare i sistemi energetici, con un'energia
sostenibile, abbiamo la ricchezza per farlo e la tecnologia e dobbiamo
confrontarci con l'avidità delle persone e dobbiamo pensare al futuro del
nostro pianeta. Sono fiero di essere qui, con voi dobbiamo creare
un'economia morale (…). Non possiamo permettere che il mercato faccia
quello che vuole - ha aggiunto - dobbiamo inserire dei principi morali
nell'economia. (…). Vediamo sempre più gente che si arricchisce e gente
che si impoverisce. Questo è inaccettabile, è immorale. E dobbiamo cambiarlo. (…)Dobbiamo
riprenderci i principi morali nella nostra economia" (…) . Sono rimasto impressionato
da Papa Francesco, dalla sua visione di un'economia mondiale che lavori per
tutte le persone. (…). Gli
insegnamenti di Papa Francesco mi hanno toccato profondamente».
Così Bernie Sanders al suo arrivo a Roma, per partecipare, da
invitato di lusso, alla conferenza su economia ed ecologia organizzata dalla
Pontificia Accademia delle Scienze.
Cosa pensare? I nostri
nonni avrebbero detto “o c’è o ci fa”. Tradotto: O è uno stupido, che non ha
ancora capito, che se lui oggi viaggia
in aereo ed è giunto, sano come un
pesce, alla bella età di settantacinque anni, dovrebbe ringraziare l’economia di mercato: una
macchina meravigliosa né immorale né morale, che in
un paio di secoli (quasi nulla rispetto ai tempi lunghi della storia
mondiale) ha allungato e magnificamente trasformato
le nostre vite. O è un
nemico della libertà di mercato, che,
con la solita scusa di redistribuire la ricchezza prodotta dal mercato, punta a tirare il collo alla gallina dalle
uova d’oro, distruggendo la prodigiosa macchina che ha prodotto e produce ricchezza
e progresso.
Comunque la si metta, quest’uomo è pericoloso, per dirla con il
grande Walter Matthau di È ricca. la sposo e l’ammazzo. Come la bislacca ereditiera che egli nel film desiderava impalmare, Sanders "rappresenta una minaccia per la Civiltà Occidentale", soprattutto se riuscisse a
diventare Presidente degli Stati Uniti.
Esageriamo? Per limitarsi alla cultura di lingua inglese, il termine “economia morale” - si leggano gli
studi comunque non banali di uno storico britannico di sinistra, il Thompson - rinvia al mondo pre-capitalistico, dove il profitto era considerato immorale, perché
elevava alcuni e abbassava altri dinanzi a Dio.
Il capitalismo, come è
noto, rovescerà questa visione, considerando successo e ricchezza come prolungamento delle capacità personali e segnale di
grazia divina. Un riconoscimento dall’Alto, che - attenzione - i forerunner del mercato ponevano al termine del processo economico, dopo la formazione dei prezzi, non prima, come invece pretendono Sanders e gli
anticapitalisti della sua stoffa,
rischiando di inceppare, riversandovi fiumi di melassa socialistoide, i meccanismi
dell’economia di mercato. Una macchina che,
piaccia o meno, proprio perché tale, funziona in base ai prezzi e non
in base al giudizio morale sui
prezzi. Il socialismo reale, docet. Ed è perciò ovvio che il mercato elevi, in
termini di accumulazione individuale della ricchezza, i più capaci nell’ allocazione dei prezzi, e penalizzi i meno i capaci. Non è immorale
né morale, è così.
Del resto che Sanders, desideri
il placet di un Papa, da alcuni definito
peronista, completa e perfeziona il
quadro ideologico e politico del candidato alla Presidenza degli Stati Uniti, forse
più a sinistra di Franklin Delano Roosevelt.
Quest’uomo, ripetiamo, è pericoloso. Probabilmente più di Trump.
Carlo Gambescia
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