Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI
CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 18 aprile, in [omissis] presso la sala ascolto sita al
6o piano
della locale Procura della Repubblica,
viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di
monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 642/2,
autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.]
è stata intercettata, in data 17/04/2016, ore 11.23, una conversazione
telefonica tra l’utenza di Stato vaticana in uso a S.S. SANCHO I, e l’utenza n. 338***, in uso a
MARCHINI WANNA. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della
conversazione summenzionata:
[omissis]
MARCHINI WANNA: “Pronto? Pronto, chi è?”
S.S. SANCHO I: “Wanna!”
MARCHINI WANNA: “Maestro, sei tu?! Il maestro do Nascimiento? Finalmente! Ma
dove ti eri caccia…”
S.S. SANCHO I: “Ma no, Wanna! Sono io, Sancho!”
MARCHINI WANNA: “Occazzo, scusa, Ciccio! Ti ho scambiato per
…sai, l’accento brasiliano…”
S.S. SANCHO I: “Sono argentino.”
MARCHINI WANNA: “Va be’, non stiamo lì a spaccare il capello
in quattro, dai…senti, lo so che sono in arretrato coi diritti per la
trasmissione di Padre Pio, ma Stefanella è stata tanto malata, poverina…”
S.S. SANCHO I: “Non è per quello.”
MARCHINI WANNA: “Ah no?”
S.S. SANCHO I: “No. Non bisogna pensare sempre ai soldi, ti
pare Wanna?”
MARCHINI WANNA: [pausa,
lungo sospiro]: “Eh già.”
S.S. SANCHO I: “Ti chiamo perché ho pensato a te, Wanna, che
sei tanto energica, tanto creativa, che sai fare la televisione umile, la
televisione per il popolo, la televisione senza puzza al naso…. Sai di Lesbo,
no?”
MARCHINI WANNA: “Come, scusa?”
S.S. SANCHO I: “Lesbo. Lesbo, sai…”
MARCHINI WANNA: [pausa.
Tra sé, a parte:] “Però, hai capito… che impunito Ciccio… [a S.S. SANCHO] Ti ascolto, Ciccio, non è
il mio campo ma a me non mi spaventa niente. Vai.”
S.S. SANCHO I: “Ti vorrei far conoscere alcune persone per
fare delle riprese TV…forse un documentario, mi dirai tu…ci sono certe storie
di vita, se sapessi…”
MARCHINI WANNA: “Che età?”
S.S. SANCHO I: “Eh, ci sono anche dei bambini…”
MARCHINI WANNA: [lunga
pausa] “Senti, Ciccio, ti posso parlare francamente?”
S.S. SANCHO I: “Ma certo.”
MARCHINI WANNA: “Tu lo sai che io certe cose le capisco…i
problemi, chi è che non ha i suoi problemi? No? Com’è che dici sempre tu? ‘Chi
siamo noi per cosare’? “
S.S. SANCHO I: “Chi siamo noi per giudicare, certo. Solo il
Signore giudica, nella sua infinita misericordia.”
MARCHINI WANNA: “Ecco. Anche con quel tuo dipendente,
l’Abate di Montecoso… mi sono mai lamentata perché di notte va in giro vestito
da Abatessa, col pitone intorno al collo tipo stola? No che non mi sono
lamentata, perché io i problemi, le…come dire, le…”
S.S. SANCHO I: “…le fragilità?” No entiendo la conexión, Wanna...
MARCHINI WANNA: “Bravo! Le fragilità, ecco. Le fragilità le
capisco. Una volta l’Oreste, il mio ex marito…ma lasciamo stare. Però vedi,
ecco…tu forse non ti rendi conto, perché sei una persona così importante…”
S.S. SANCHO I: “Macché importante, io sono il servo dei
servi di Dio, Wanna.”
MARCHINI WANNA: “Sì sì, però…insomma, ti rendi conto di cosa
rischio io?”
S.S. SANCHO I: “No entiendo... Qué quieres decir... Che vuoi dire.... Tu hai paura perché sono musulmani?”
MARCHINI WANNA: “Ah perché, sono anche musulmani? Comunque
no, non è per quello. E’ perché sono bambini, Ciccio. Bambini!”. “No, guarda, è che proprio non me la sento, Ciccio.”
S.S. SANCHO I: “Mi deludi, Wanna.”
MARCHINI WANNA: “Mi dispiace, Ciccio. Non è al mio livello,
capisci? Va bene per voi papaveri che siete alti alti, ma io son nata paperina,
che cosa ci vuoi far…”
S.S. SANCHO I: “Ma cosa dici?! Papaveri, papere, e cosa
c’entra?…è che tu sei una razzista, Wanna. Da te proprio non me lo aspettavo.”
MARCHINI WANNA: “Razzista? Se adesso si dice così. Senti,
Ciccio, ciao, scusa tanto ma proprio non me la sento, non posso…in galera ci
sono già stata, abbiamo già dato…stammi bene…sentiamoci, eh?” [chiude la comunicazione]
S.S. SANCHO I: [tra
sé, a parte]: “Ecco che cosa manca, oggi. La solidarietà, la solidarietà!”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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