lunedì 8 febbraio 2016

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 8 febbraio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data 07/03/2016, ore 11.23, una conversazione telefonica tra l’utenza si Stato vaticana in uso a  S.S. SANCHO I, e l’utenza n. 338***, in uso a MARCHINI WANNA. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]



MARCHINI WANNA: “Ciao Ciccio, come stai?”
S.S. SANCHO I: “Chi…ah, sei tu Wanna?”
MARCHINI WANNA: “E chi vuoi che sia? Cerrrrto che sono la tua Wanna. ‘Scolta, Ciccio: sono qua con mia figlia Stefanella, poverina, e con l’Abate di Montecoso(**)… tra l’altro grazie, guarda, quando me l’hai dato mi hai fatto un piacere, ma un piacere…poi anche lui, si trova bene con la Stefanella, con l’ambiente…si è comprato un pitone, sai? Se lo porta in trasmissione, che tenero!”
S.S. SANCHO I: “Mi fa piacere se si trova bene, povero ragazzo, ha tanti problemi…”
MARCHINI WANNA: “In famiglia, Ciccio! Come in famiglia. Ma senti. Sono venuta qua per il Padre Pio.”
S.S. SANCHO I. “Ah sì, certo.”
MARCHINI WANNA: “Ero lì al galà, come si chiama…”
S.S. SANCHO I: “La Messa. Vuoi dire la Messa?”
MARCHINI WANNA: “La Messa, bravo, come si vede che hai studiato, te. Veramente professionale, guarda, complimenti! Meglio che il Pippo Baudo di una volta!”
S.S. SANCHO I: “Ma cosa dici, Wanna?! E chi è questo Pippo Baudo?”
MARCHINI WANNA: “Il meglio, Ciccio! Il meglio fico del bigoncio, ai tempi miei! Be’. Mi è venuta un’idea. Questa cosa delle stimmate, si può rifare? Voglio dire: ce li hai tu i diritti?”
S.S. SANCHO I: “Coosa?! I diritti?! Ma è un miracolo!”
MARCHINI WANNA: “Sì, va be’, dai, ci siamo capiti. Ohé: intendiamoci, non ti chiedo il segreto del trucco, chiaro! Basta che me lo rifai. Mi mandi un tuo impiegato, uno di fiducia, e con tutte le garanzie che vuoi me lo rifà in trasmissione. Ti firmo un contratto di ferro anche subito. 70-30. Settanta a te, Ciccio! Settanta per cento!”
 S.S. SANCHO I: “No, no, no, Wanna, non ci siamo…”
MARCHINI WANNA: “Vuoi l’ottanta? Ammappelo che gesuita che sei, che carogna! E bravo Ciccio, così si fa! [pausa] Senti un po’ qua, mi rovino ma per te mi rovino volentieri: TI-DO-IL-NO-VAN-TA! Ti do il novanta per cento, Ciccio! Però ci vieni te, in trasmissione.”
S.S. SANCHO I: “Gesù…”
MARCHINI WANNA: “No, no, niente Gesù: ci vieni te, e basta. No, dico: il novanta! Hai visto quanta gente c’era? Quelli lì si sono cuccati la gita, e il pullman, e i soldi che spendi, e la fatica che fai, e il male ai piedi…pensa quanti ne acchiappiamo a casa, belli comodi davanti alla tivù! In prima serata!
S.S. SANCHO I: [singhiozzi rattenuti]
MARCHINI WANNA: “Ciccio? Ciccio? Cosa fai, piangi? Guarda che è vecchia, chiagni e fotti l’hanno inventato i napoletani, Ciccio: duemila anni fa. Insomma, prendere o lasciare, più del novanta non te lo posso dare, ciò una famiglia io, quella povera bambina della Stefanella, che è tanto malata…e anche l’Abate di Montecoso, credi che mi costi poco? Col pitone? Con tutti i pitoni che si pre…va be’, lasciamo perdere che è meglio, cià i suoi problemi anche lui, poverino, e chi siamo noi per giudicare, vero? Vero? Ciccio? Ciccio, sei ancora lì? Senti, un’altra idea: gliele facciamo venire all’Abate le stimmate, cosa dici? Te stai lì in scena, tutto  vestito di bianco, fai il tuo monologo….poi entra l’Abate, col suo costumino, il cappellone, la croce, il pitone a tracolla…apre le braccia…buio in scena…occhio di bue su di te che alzi la manina tipo il Giudizio Generale di Michelangelo…occhio di bue sull’Abate…e zàn! Primissimo piano: le stimmate! Taratatàn! Eh? Eh? Ciccio? Ciccio?”


Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler





(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)

(**) MARCHINI WANNA si riferisce all’ex Abate di Montecassino. Per una migliore comprensione dei riferimenti contenuti nel presente verbale, si invita alla lettura del verbale prodotto in data 16 novembre 2015: http://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.it/2015/11/arma-dei-carabinieri-nucleo-di-polizia_16.html  [N.d.V.]

Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...



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