venerdì 5 febbraio 2016

La morte di Giulio Regeni
 Giochi pericolosi



Oggi  niente sociologia. O quasi. In Italia i media si interrogano sul nuovo caso, esploso da pochi giorni, quello della scomparsa e  morte  di Giulio Regeni: “brillante studente di Cambridge”,  “appassionato di Medio Oriente”. Ora  si scopre che collaborava al “manifesto” sotto pseudonimo (*). E di cosa scriveva? Forse di questioni mediorientali… E da che punto di vista? Sinistra anti-sionista? Tutti interrogativi interessanti.
Volete sapere  cosa ne pensiamo?  Niente di che.  Il “brillante studente”, giocava a fare l’inviato d’assalto. Con tutta l’ingenuità dei vent’anni.  Ed è  finito, magari per qualche domanda sbagliata fatta alla persona giusta,  nella rete di una polizia sotto pressione, che non scherza, o peggio ancora dell'antiterrorismo egiziano.  Il resto è cronaca. Purtroppo.
E ora l’Italia che deve fare? Di certo,  chiedere spiegazioni e ragioni  del perché della morte misteriosa e violenta di un suo cittadino. Tenendo però sempre presente due cose: uno,  che l’Egitto, piaccia o meno,  è nostro alleato  nella lotta armata, ad esempio in Libia,  contro il fondamentalismo, guerra che l'italia si guarda bene dall’intraprendere; due,  che l’attuale regime politico,  non ha matrice sicuramente  liberale, però fa da diga  all'offensiva islamista in Medio Oriente. Quindi protestare, ma con juicio. E soprattutto, non dare spago  alla canea anti-istraeliana prossima ventura, in cui di solito spicca, quando si dice il caso, proprio “il manifesto”; canea,  sempre  pronta a scorgere ovunque lo zampino d’Israele. Altro  stato, mai dimenticarlo, nostro alleato, di fatto o di diritto, nella lotta contro il fondamentalismo.
Dicevamo all’inizio, oggi niente sociologia. In realtà, crediamo che il povero Regeni appartenga, anzi appartenesse,  a una precisa categoria, ci dicono però più politica che  sociologica. Quale? Quella del "intellettuale- compagno di strada" che ha fatto brutti incontri.  Certo,  ancora non sappiamo  con precisione di chi e con chi… Però la tipologia è quella. 

Carlo Gambescia


3 commenti:

  1. Hola Carlo.
    El caso enseña que la vida sigue igual.
    En España no se ha comentado la noticia.
    Gracias por la información.
    Un cordial saludo.

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  2. Muy honrado de que aparezca "El único paraíso es el fiscal" en uno de los mejores blog políticos del mundo.
    Muchísimas gracias.

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