Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C .P.P.)
L'anno 2016, lunedì 22 febbraio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso
dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura
riservata n. 404/2, autorizzazione Presidenza del Consiglio-AISE 329/03
[Operazione “QUANTO SEI BELLA ROMA” N.d.V.] è stato effettuata in data 21/02/2016,
ore 16.41, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le
utenze 333***, in dotazione a ON. SALTINI MATTIA, Segretario Lega Nord, e 344***,
in dotazione a BERNASCONI SILVANO. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
ON. SALTINI MATTIA: “Ruspa, ruspa! Altro che zingari perseguitati,
ruspa!”
BERNASCONI SILVANO: “Avete investito nelle macchine
movimento terra?”
ON. SALTINI MATTIA: “Scherza, te, scherza pure. Qua intanto
si perde.”
BERNASCONI SILVANO: “De Coubertin, Mattia: l’importante non
è vincere, è partecipare.”
ON. SALTINI MATTIA: “Non so tu, Silvano, ma io non sono
ancora in pensione.”
BERNASCONI SILVANO: “Se continui così ci vai presto, Mattia.
Dico, non vorrai mica governare Roma? Roma ladrona?”
ON. SALTINI MATTIA: [pausa]
“Neanche fare una figura di emme.”
BERNASCONI SILVANO: “La figura di emme la fa Bertolini. No,
dico: non gli è bastato farsi macinare sui giornali e in tribunale per un massaggio, no! Ci riprova! Per fare il
sindaco di Roma! Cinquemila euro al mese! Cinquemila querele al giorno!”
ON. SALTINI MATTIA e BERNASCONI SILVANO [insieme, ridendo]: “Che coglione!”
ON. SALTINI MATTIA: “Va bene, però perdere con un minimo di
dignità, dai!”
BERNASCONI SILVANO: “E’ qua che ti sbagli, Mattia. Vedi:
oggi, l’uomo politico parte preumiliato.”
ON. SALTINI MATTIA: “Precosa?!”
BERNASCONI SILVANO: “Preumiliato. Umiliato prima ancora di
cominciare. Vuoi andare sui media? Devi fare il pagliaccio. Ti fai filmare
mentre fai il risottino, mentre giochi col cane, mentre scivoli sulla buccia di
banana…Vuoi farti votare? Guai a far vedere che sei meglio dell’elettore,
quello sbava di invidia e pensa: ‘Ma chi si crede di essere questo qui?’ “
ON. SALTINI MATTIA. “Va be’, in un certo senso ti do
ragione, ma…”
BERNASCONI SILVANO: “Ma niente. Stammi a sentire: vogliamo
governarla sul serio, Roma? Ci vogliamo affondare sul serio in queste sabbie
mobili? Rispondi sincero.”
ON. SALTINI MATTIA: “No.”
BERNASCONI SILVANO: “Ecco. E allora chi vuoi che candidiamo?
Uno totalmente inaccettabile tipo Er Batman non si può, sennò è troppo chiaro il
nostro gioco, e poi la figura di emme la facciamo noi. Uno che può vincere sul
serio, peggio che andar di notte. E allora chi ci resta?”
ON. SALTINI MATTIA: “Bertolini.”
BERNASCONI SILVANO: “Bertolini. Una brava persona,
intelligente, preparata, efficiente, con un curriculum di tutto rispetto, uno
che ci tiene all’Italia, abbastanza onesto e disinteressato anche se con
qualche perdonabilissima debolezza, cioè…”
ON. SALTINI MATTIA: “…cioè un coglione.”
BERNASCONI SILVANO: “Vedo che hai colto il punto. Ergo, cosa
te ne frega di quel che dice Bertolini sugli zingari? Se i tuoi elettori si
incavolano quando dice ‘poverini’, basta che gli dici ‘colpa di Silvio’. Se si
incavolano i miei quando dice ‘ruspa’, basta che gli dica ‘colpa di Mattia.’
Tanto deve perdere comunque.”
ON. SALTINI MATTIA [pausa]:
“Mi hai convinto. Avanti così. Ma senti…”
BERNASCONI SILVANO: “Si?”
ON. SALTINI MATTIA: “E se vincesse? Non si sa mai.”
BERNASCONI SILVANO: “Impossibile. Ma ammesso e non concesso,
dov’è il problema?”
ON. SALTINI MATTIA: “Scusa, non capisco.”
BERNASCONI SILVANO: “Dov’è il problema se vince Bertolini?
Se vince Bertolini è una grande vittoria del popolo di centrodestra, la parte
sana della nazione. Poi Bertolini lo sfracellano di processi, accumula una
figura di emme dopo l’altra, Roma continua a fare schifo, e di chi è la colpa?”
ON. SALTINI MATTIA: “Di Bertolini che ha tradito il popolo
di centrodestra, la parte sana della nazione…”
BERNASCONI SILVANO. “…e di Roma, Mattia, non ti scordare
Roma: l’eterna, incorreggibile, cinica Roma, la Roma papalina, la Roma …”
ON. SALTINI MATTIA: “…ladrona, sì.”
BERNASCONI SILVANO. “Eh?”
ON. SALTINI MATTIA: “Mecojoni…”
[ridono]
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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