Crisi umanitaria o politica (dell’Europa)?
Il tappo di Aleppo
Sull’
“Internazionale” si parla di “crisi
umanitaria”. Oggi pochi giornali aprono con la notizia, a parte “il manifesto”, che sbatte il mostro in prima pagina (la Turchia ). Evento rimosso anche dalle pagine Ansa e Adnkronos. Di che cosa parliamo? Di Elton John, icona gay a
Sanremo? No. Di quel che si può chiamare il “tappo di Aleppo”: la chiusura della frontiera, imposta da Ankara, per mettere in difficoltà Putin
e valorizzare la propria centralità agli occhi degli europei. Un tappo che ha prodotto,
in pochi giorni, l'assembramento al confine di centinaia di migliaia di profughi in fuga da Aleppo, città siriana che Assad e Putin contendono a suon di bombe "anche" ai fanatici dell’Isis.
Ecco, in sintesi, ciò sta succedendo, e che oggi non leggerete sui giornali. La colpa non è della Turchia (o comunque non solo), né di
Assad né di Putin (i quali, ovviamente, come impone il politico, fanno i propri interessi). Ma dell’Europa che
continua a evitare di risolvere alla radice il “problema” Isis. Stabilizzando
con la forza - massiccia e spietata - l’intera area. Assad e Putin stanno facendo il nostro (sporco ma necessario) lavoro. E l’Europa, complice la stupidità politica di Obama (forse il peggior presidente Usa degli
ultimi due secoli), ragiona di quote, cifre, articoli di legge, lasciando campo libero alla Turchia, ben felice di tenere sui carboni ardenti, un nemico secolare,
come l’Orso russo, con il placet ufficioso dell’Unione Europea. E, ovviamente, campo libero, anche per Assad e Putin. La portata dell'intervento russo, poteva, o meglio doveva, essere diluita, all'interno di un coalizione internazionale. E invece, no. Prima Assad e i diritti democratici. Ecco i risultati.
Tutto
questo è vergognoso e stupido. Le classi
politiche europee, quasi completamente di estrazione democristiana e socialista
(non ci stancheremo mai di ripeterlo) mostrano ancora una volta di essere
totalmente incapaci di andare oltre la routine. A causa di questa ignavia, come abbiamo scritto ieri, un pugno di impotenti politici sta distruggendo l’idea di Europa: questi codardi non
aiutano i profughi ma al tempo stesso con la loro inerzia favoriscono il populismo, predicano la
pace ma non fanno nulla per difenderla, come ora sarebbe necessario, anche con le armi. Che tragedia.
Carlo Gambescia
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