Il M5S lo ha sospeso dalle "comunarie"
In difesa di
Antonio Caracciolo
Leggo che l’amico Antonio Caracciolo, un uomo mite e studioso,
che conosco da anni e che mi onora della sua amicizia, ha
ricevuto dal M5S:
«una comunicazione ufficiale di
sospensione dalla competizione interna per le candidature pentastellate al
Comune di Roma. Il motivo - viene spiegato - è "il principio secondo cui
la libertà di espressione è imprescindibile ma è altrettanto inderogabile la
memoria di una delle pagine più buie e drammatiche della storia dell'umanità:
l'Olocausto". » (*)
Ora, Antonio Caracciolo, oltre ad essere
stato reintegrato - per fatti che risalgono al 2009
- nel suo ruolo di
professore dell’Università di Roma, perché prosciolto
con formula piena per
l’insussistenza del fatto e del diritto, come si legge anche sul “Corriere della Sera”
(**), è persona che esercita
l’arte del ragionamento nella
sua forma più alta e
libera. Uno studioso puro. Perciò, questa sì, la sua condanna: rischiare, sempre, di essere incompreso o travisato
dagli imbecilli. Ai
quali, adesso, aggiungiamo i pentastellati.
Della cui imbecillità ho discusso
questa mattina (Max Weber docet ***).
Carlo Gambescia
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