sabato 8 febbraio 2025

Preparare il passaporto?

 


Cari amici lettori, in Italia le cose, politicamente parlando, andranno sempre peggio. La decisione di Giorgia Meloni di appoggiare l’ordine esecutivo di Trump sulle sanzioni americane contro la Corte Penale Internazionale(*) , non è un’occasionale scelta di campo, ma una vera e propria svolta ideologica.

Non sottoscrivendo la dichiarazione condivisa in sede  ONU da 79 paesi contrari alle decisioni di Trump (**), l’Italia ammette ufficialmente, come una qualsiasi dittatura, di essere nemica dei diritti umani e dell’ idea di una giustizia internazionale tesa a difendere i diritti dell’uomo.

Si può osservare che Trump è stato eletto dal popolo, che gli Stati Uniti sono un paese democratico, che l’isolazionismo trumpiano non è assimilabile al fascismo o all’ideologie autarchiche difese dalle dittature.

E sia. Però, qui, il vero pericolo è nel fatto che il primo partito al governo in Italia, Fratelli d’Italia non ha mai fatto i conti con il fascismo, a suo tempo nemico della Società delle Nazioni e amico di Hitler.

Il sostegno a Trump, piaccia o meno, si riallaccia all’ideologia fascista e al suo odio per i diritti dell’uomo e per le istituzioni internazionali poste a difesa. E non a una tradizione politica americana, per quanto antipatica e dannosa per l’umanità.

Molti dimenticano una cosa fondamentale: che l’Italia è il paese che ha “inventato” il fascismo. Se Trump, per così dire, può rivendicare le tradizioni di un isolazionismo democratico, che però negli anni Trenta favorì la scalata al potere di Hitler, l’Italia ha un grave precedente antidemocratico: quello del rifiuto “categorico”, per citare Mussolini, dei diritti dell’uomo.

Ripetiamo, ammesso e non concesso che Trump sia in buona fede, dietro la decisione dell’Italia di sostenerlo aleggia il fantasma del fascismo. O quantomeno, come da tempo osserviamo, quello della tentazione fascista (***)

Inoltre, se dietro la decisione di Trump vi fosse non l’isolazionismo democratico (che però come la storia dimostra, favorisce i prepotenti politici), ma, cosa priva di precedenti in 250 anni di storia americana, un progetto involutivo di trasformazione degli Stati Uniti in democrazia autoritaria, se non in uno stato parafascista o addirittura fascista (****), per l’Italia, sotto l’ombrello protettivo, di un dittatore a Washington, sarebbe molto più facile regolare i conti. E con chi? Con coloro che Giorgia Meloni, usando il classico lessico evocativo fascista, bolla come gli “anti-italiani”, cioè chiunque non la pensi come un governo nemico dei diritti dell’uomo.

Pertanto gli italiani consapevoli di quello che si rischia hanno due possibilità: o un’opposizione politica dura, che spieghi in modo chiaro e netto cosa accade, ovviamente finché sarà possibile, oppure chiedere per tempo il rilascio del passaporto e così votare con i piedi.

A dire il vero, rimane anche una terza possibilità, conoscendo gli italiani, più verosimile: quella di fare finta nulla e pensare ai fatti propri.

Cosa già capitata una volta. Il risveglio però fu brusco.

Carlo Gambescia

(*) La CPI (o ICC), istituita il 17 luglio 1998 ed entrata in vigore nel luglio 2002, conta 124 Stati membri (33 dall’Africa, 19 dall’Europa orientale e 25 dall’Europa occidentale, e altri come il Canada). Gli Stati Uniti, Israele, Russia e Ucraina non sono membri della Cpi. Anche Cina e India non riconoscono la giurisdizione della Corte. Il tribunale è formato da 18 giudici, provenienti ciascuno da un Paese diverso, eletti dagli Stati membri: il mandato è di 9 anni non rinnovabili. Qui: https://www.icc-cpi.int/ .

(**) Tra i 79 paesi firmatari della dichiarazione ONU, che tra l’altro costituiscono circa due terzi dei Paesi che hanno ratificato lo statuto sulla Cpi, oltre al Canada figura la quasi totalità dei paesi europei: Gran Bretagna Francia, Germania, Belgio, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Lussemburgo, Estonia, Spagna, Cipro, Lettonia, Croazia, Austria e Malta. Qui: https://www.un.org/en/events-and-news .

(***) Qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/search?q=T.+Kunnas%2C+La+tentazione+fascista .

(****) A dire il vero, anche se non ufficializzato da Trump durante la campagna presidenziale è agli atti il Project 2025, vero e proprio programma di governo, curato dalla Heritage Fundation, dal chiaro taglio reazionario. Si veda qui: https://www.project2025.org/ .

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