L’idea trumpiana di trasformare Gaza, dopo aver deportato i palestinesi, in un “resort”. In una specie di nuovo Club Méditerranée, è qualcosa su cui riflettere. Non è proprio il caso di riderne. Come vedremo con Trump andiamo ben oltre il dottor Stranamore.
Riflettere su cosa? Non solo sull’idea in sé. Al di là della proposta bislacca, la storia, piaccia o meno, fin dagli Egizi e Assiri, registra brutali “deportazioni” (perché di questo si tratta) di interi popoli (a cominciare proprio dagli ebrei). Merita invece una riflessione la tecnica decisionale: il modo di procedere, addirittura peggiore, di quello di Hitler, che, tra il 1935 e il 1939, prima di decidere una delle sue conquiste lampo, almeno i generali li sentiva.
Invece secondo l’informatissimo “New York Times”, oltre che Netanyahu, Trump ha preso in contropiede gli stessi suoi collaboratori. Ha fatto tutto da solo, senza ascoltare nessuno (**).
Quest’uomo è veramente pericoloso. Dalla sua automobile presidenziale, “la Bestia”, completamente blindata, come racconta Obama nelle sue memorie (***), il presidente degli Stati Uniti può ordinare un attacco in qualsiasi parte del mondo. Cosa vogliamo dire? Che Donald Trump in questo momento è l’uomo politico più potente della terra. Può veramente decidere della guerra e della pace.
Ora, un sano realismo politico, imporrebbe la riduzione delle provocazioni, o comunque delle decisioni politiche non necessarie e generatrici di conseguenze difficili da controllare.
L’esatto contrario di ciò che invece rischia di accadere. Le parole di Trump, come in questa occasione, hanno un enorme contenuto provocatorio. Cioè di determinare negli altri attori politici, praticamente in automatico, reazioni irritate, violente o semplicemente di sorpresa. Trump possiede una capacità destabilizzante che fa veramente paura. Il richiamo a Hitler è più che giustificato.
Il punto è che l’uomo più potente del mondo non può, anzi non deve comportarsi come un soggetto paranoide. Cioè in modo malevolo e ostile, perché convinto che gli altri vogliano danneggiarlo, persino i suoi collaboratori più stretti. Di qui la volontà di tenerli all’oscuro.
Non ascoltare nessuno non è cosa buona. Trump, cavandosela con due battute, sempre se la cosa avrà un seguito, ha deciso in un lampo e da solo del destino di dodici milioni persone (2 di palestinesi 10 di israeliani). E secondo le stesse modalità – ecco il punto interessante “di metodo”, se si vuole prospettico, della decisione politica – potrà in futuro decidere del destino di miliardi di persone. Solo perché si considera il più bravo e capace di tutti, a cominciare proprio dal suo entourage.
Per usare la classica tipologia della personalità politica coniata da Lasswell, Trump ha un carattere “drammatizzante”: ricorre all’esibizionismo, al flirt, alla provocazione, all’indignazione, ma in ogni caso tutti questi artifici servono al compito di provocare una forte reazione emotiva nell’altra persona”. Lo si può definire un “agitatore”. “Primeggia per la vastità e molteplicità dei dettagli scarsamenti ordinati […] (***). Di qui le decisioni improvvise e senza consultare nessuno.
Molti lettori ricorderanno, come accennato, la figura del dottor Stranamore nell’omonimo film di Kubrick. Una specie di macchietta, che però rispettava una sua logica: infatti, tra un saluto a braccio teso e l’altro, si proponeva di affrontare in chiave realistica la situazione post guerra atomica. Il dottor Stranamore, tra l’altro un consigliere subordinato, ragionava da “amministratore” (altro tipo di personalità politica, studiato da Lasswell), curava i dettagli in modo freddo, eccetera, eccetera. Di qui, il contrasto comico e le risate degli spettatori.
Con Trump si va oltre il dottor Stranamore. Uno, perché è il presidente degli Stati Uniti. Due, perché non è un “amministratore”, ma un “agitatore”.
Come si dice, la realtà, anche questa volta, sembra essere superiore alla finzione.
Purtroppo.
Carlo Gambescia
(*) Qui: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-gaza-e-la-riviera-del-medio-oriente-199433 .
(**) Qui: https:/:/www.nytimes.com/2025/02/05/us/politics/trump-gaza-takeover.html .
(***) B. Obama, La terra promessa, Garzanti, 2020, pp. 271 e 382. Anche qui in particolare (6:05): https://www.youtube.com/watch?v=UM-Q_zpuJGU&t=165s .
(****). H.D. Lasswell, Potere, politica e personalità, Utet 1975, pp. 445-446.
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