giovedì 27 gennaio 2022

Sabino Cassese, un Presidente della Repubblica Ni Vax

 

In Francia i “Normalisti” sono portati in palma di mano. È vero che i nostri cugini vantano tradizioni stataliste, napoleoniche, ma nell’Esagono un tecnico, soprattutto se di alto valore, resta tale. E viene ascoltato e trattato con rispetto dai politici.

Forse esageriamo, perché nessuna società (italiana, francese, tedesca, eccetera), come del resto gli individui, è perfetta, però ieri sera al solo nome di Sabino Cassese, insigne giurista, professore emerito della Normale di Pisa, già allievo della stessa istituzione, è scoppiato il putiferio, soprattutto nei ranghi del centrosinistra.

Lo stesso schieramento che da settimane quasi implora la figura di un Presidente della Repubblica al di sopra della parti.

Ecco, Sabino Cassese, lo abbiamo già scritto (*), avrebbe – e qui il condizionale d’obbligo perché ancora non si conosce la sua risposta a Salvini – tutte le qualità: l’erudizione, l’intelligenza, la prudenza dettata da una consolidata conoscenza delle istituzioni e della storia italiane.

Sarebbe, insomma, un candidato perfetto, e come si spera, un Presidente realmente al di sopra delle parti. Dotato di quel giusto equilibrio politico, anzi diremmo realismo politico, che resta, come prova ad esempio la storica presidenza di Luigi Einaudi, la virtù fondamentale di ogni buon capo dello stato.

Leggiamo, cosa notissima, che non avrebbe più l’età. Infatti Cassese, classe 1935, celebrerà in ottobre (il giorno 20) il suo ottantasettesimo compleanno. Ricordiamo, sommessamente, che con grande soddisfazione del centrosinistra, Giorgio Napolitano fu rieletto, più o meno alla stessa età. E che dopo due anni passò la mano. Quindi la retromarcia resta sempre possibile. Certo – quando si dice il caso – dopo di lui venne eletto Mattarella, altro politico di centrosinistra. Ovviamente, presentato anch’egli come al di sopra delle parti…

E qui veniamo al punto importante della questione. Per il centrosinistra, che si oppone a Cassese, il termine “al di sopra delle parti”, rinvia a un presidente capace di procedere in perfetta sintonia con Palazzo Chigi, dove, ovviamente resterebbe Draghi.

Quanta ipocrisia. Perché si tratta di una scelta politica che tutto è meno che neutrale, dal momento che Draghi esprime una sensibilità di centrosinistra, a sua detta liberalsocialista. Perciò si pretende (cosa che ovviamente non si dice) un raccordo politico tra Palazzo Chigi e il Colle, tutti e due sbilanciati a sinistra, per poter governare con le spalle coperte politicamente. Altro che “terzietà”…

Quanto al fatto che Lega e Forza Italia facciano parte del Governo Draghi, va serenamente riconosciuto che finora le due forze politiche non hanno inciso, se non per qualche dettaglio minore, sulle scelte di fondo di Super Mario.

Anche perché il centrodestra, alla fin fine, condivide lo statalismo del centrosinistra. Come del resto ne apprezza quel welfarismo sanitario che da due anni domina lo scenario politico e sociale italiano. Segnato da politiche antiepidemiche, pardon antipandemiche, che hanno gravemente limitato, e limitano, la libertà dei cittadini. Quindi qualche dubbio si può nutrire sulla sincerità della profferta del centrodestra a Cassese. Probabilmente si vuole solo mettere in imbarazzo il centrosinistra. Oppure, chissà, fare sul serio. Lo scopriremo nelle prossime ore.

Cassese, che conosce bene la natura della partitocrazia italiana come pure le contraddizioni e i difetti della macchina costituzionale e amministrativa, ha mosso in questi due anni critiche ben fondate, ma senza esagerare, proprio al welfarismo sanitario e alla conseguente gestione coercitiva e illiberale dell’epidemia, pardon pandemia.

Sotto tale aspetto, se si accetta l’imbecille linguaggio comunicativo, sposato proprio dal governo Draghi, sulla divisione politica in Pro Vax e No Vax, tra l’altro passivamente accettata dagli stessi No Vax (che effettivamente non brillano per intelligenza), si potrebbe definire Sabino Cassese un Ni Vax.

Attenzione, non nel senso del travisamento, già astutamente messo in atto dai mass media militarizzati e filogovernativi, del Ni Vax come persona esitante o che nutre dubbi rispetto al vaccino anti Covid, cosa che tra l’altro entrerebbe nel novero della normale psicologia umana (anch’essa demonizzata dai mass media di cui sopra). Ma del Ni Vax, come protagonista di una dotta e ragionata difesa del principio di libertà individuale come pure di una ragionevole ma doverosa critica all’ uso improprio della legislazione di emergenza.

Insomma, il centrosinistra teme di perdere con Sabino Cassese al Quirinale la sponda politica, ora ben rappresentata da Mattarella, presidente Pro Vax.

In realtà, Cassese, e chiunque lo conosca sa bene di che pasta è fatto, non farebbe sconti istituzionali a nessuno, proprio come un vero Presidente della Repubblica al di sopra della parti. O comunque sia,  almeno tenterebbe.

E questo non va giù al centrosinistra.

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://cargambesciametapolitics.altervista.org/la-sfida-per-il-quirinale-miseria-e-nobilta-della-politica-italiana/

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