venerdì 7 gennaio 2022

Obbligo vaccinale, pure la multa…

 


Per ora manca il decreto, quindi le uniche informazioni sulle misure varate dal Governo giungono in modo frammentario. Si attinge dalle “fonti di Palazzo Chigi”. Pertanto sulle misure esiste un margine di incertezza. Però quanto riferisce Ansa, lascia a bocca aperta. Si legga qui:

«Il decreto che introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50 prevede, per tutti coloro (lavoratori e non) che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale a partire dal primo febbraio 2022, una sanzione di 100 euro una tantum.Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.La sanzione da 100 euro per gli over 50 che violino l’obbligo vaccinale partirà dal 1 febbraio 2022. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi (*)».

Capito? La multa arriva in automatico. Dall’Agenzia delle Entrate. Cento euro. Certo, una somma che non sconquassa i bilanci individuali e familiari… “Com’è umano lei!”, direbbe Fantozzi…

Però, si rifletta, ci troviamo davanti a un principio impositivo, autoritario, applicato a tappeto e a monte nel modo più vigliacco e illiberale: quello dell’incrocio di dati privati, senza un preventivo mandato della magistratura, senza un’indagine penale in corso. Così su basi presuntive. E quel che è peggio in chiave amministrativa, come si trattasse di una multa stradale non pagata. Si ricorre a una vigliacca routine amministrativa che in realtà calpesta ciò che esiste di più sacro: i diritti di libertà delle persone.

Una routine amministrativa, che come tale, prevede delle eccezioni. La classica toppa peggiore del buco…

Si legga qui, stessa fonte:

«La vaccinazione [può] essere omessa o differita in presenza di specifiche condizioni cliniche che rendano la vaccinazione stessa non indicata. Tali condizioni, si precisa, dovranno essere attestate dal medico di medicina generale e poi valutate dall’azienda sanitaria territorialmente competente che, nel caso in cui concordi con la valutazione del medico di medicina generale, rilascerà una certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-CoV-2 nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia. L’infezione da SARS-CoV-2 determina il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile per la vaccinazione stessa, così come previsto dalle circolari del Ministero della salute».

Capito? Si finisce nelle mani della peggiore trafila burocratico-sanitaria. Un rivoltante grumo di medici-funzionari prontissimi a rivoltare il cittadino come un calzino.

Si ancora vigliaccamente un prezioso principio di libertà al giudizio delle Asl (**). Un medico burocrate statale decide la sorte di un prezioso diritto di libertà, diritto che rinvia al principio dell’inviolabilità personale ( habeas corpus) consacrato dalle costituzioni moderne.

Come è possibile accettare tutto questo?

Carlo Gambescia

(*) Qui: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/01/06/obbligo-vaccino-per-over-50-cento-euro-di-multa-una-tantum_aadc7ede-e419-4c50-85dd-6ead43c8d3d4.html
(**) Sul punto rinviamo al nostro “Metapolitica del Coronavirus. Una diario pubblico”, postfazioni di Alessandro Litta Modignani e Carlo Pompei, Edizioni Il Foglio 2021, pp. 98-99 (“Eichmann alla Asl”), https://www.ibs.it/metapolitica-del-coronavirus-diario-pubblico-libro-carlo-gambescia/e/9788876068287

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