L'arresto del Sindaco di Lodi, Simone Uggetti
Chi salverà il soldato Renzi?
La
prima cosa che ci siamo chiesti a
proposito dell’arresto del Sindaco di Lodi
è perché i comuni, in una società libera, debbano costruire piscine per
darle in gestione ai privati. In Unione Sovietica le piscine erano costruite e gestite dallo stato, in Italia le costruisce lo stato e le gestiscono
i privati. Diciamo che siamo a metà strada tra Brežnev e Mattarella… Qualcosa non va, perché in una società libera lo
stato dovrebbe occuparsi di altro: difesa e sicurezza, tutto il resto riguarda
i privati. Dal momento che, come mostra
la letteratura sociologica in argomento, quanto più cresce l'ambigua commistione pubblico-privato tanto più dilaga la corruzione. Come dire, la tentazione fa l’uomo ladro… Ergo, le tentazioni vanno ridotte o eliminate, privatizzando.
La
seconda cosa che abbiamo pensato è che ormai è partita l’offensiva giudiziaria
contro Renzi e il Pd. In realtà, il marciume, a causa del fritto
misto pubblico-privato è sempre quello, cambiano
però i protagonisti. Insomma, la questione è sistemica. Però l’ “usurpatore toscano”, come lo chiamano i
nemici, non piace ai giudici e alle altre due sinistre. Di qui, l'offensiva anti-Renzi. Che potrebbe costargli cara.
Altre due sinistre? Sì, perché in
Italia abbiamo tre sinistre: una rosa, riformista, democratica, ottimista che tassa con juicio,
spende con altrettanto misura, non è giustizialista, che prova a cambiare: quella di Renzi; una sinistra radicale, rosso-verde, piagnona, che tassa a gogò, spende ancora di più, adora i giudici: la sinistra del Pd, dei Vendola, del nostalgici del post-comunismo,
del no a tutto; una sinistra tecnocratica,
grigio-rossa, realista, che tassa, ma non gli amici, occhiuta con i nemici, a cominciare dal ceto medio, non spende o spende solo per amici e alleati, teme i giudici: una sinistra in loden, alla
Monti, che piace molto all’alta borghesia degli affari che spesso nei fatti (più che a parole) non disdegna il parassitismo.
Ora,
se dovesse cadere Renzi, non sarà il centrodestra in rotta, a sostituirlo, ma un’ alleanza, probabilmente ufficiosa, in
funzione anti-Grillo tra la sinistra
rosso-verde e la sinistra grigio-rossa. Si dirà, ma come alto-borghesi, sindacalizzati
e giudici, tutti insieme appassionatamente? Finanza e Piagnoni, anche in toga, tutti con i calici levati per brindare al "dopo-Renzi"? Non
sarebbe la prima volta: da Monti si può risalire fino Ciampi e Amato. Si tratta dell’Italia consociativa che,
nonostante la retorica mercatista, difende quel mix pubblico-privato, fonte di di buoni affari per impreditori poco amanti del rischio e del nuovo. È l’Italia che non
vuole cambiare, del no a tutto. E che
quindi non può non incontrarsi con la
retorica, altrettanto falsa, dei
piagnoni sindacalizzati e di quei giudici che non vogliono perdere i privilegi, anche politici. Di qui,
il patto scellerato tra le due sinistre
(rosso-verde e grigio-rossa) e la parte più conservatrice (e di sinistra) della magistratura, ben incarnata da Davigo, l’ultimo
dei Savonarola di Tangentopoli, profeta,
purtroppo armato.
Renzi,
non è sicuramente un santo e può non piacere per i modi guasconi, ma come Craxi e Berlusconi (altri politici pieni di difetti) si propone di rompere un equilibrio consociativo.
Si pensi solo al buon rapporto di Renzi con Marchionne, altro nemico giurato delle due sinistre e di Confidustria, malvisto da quei giudici del lavoro ancora con l'eskimo. Oppure alle critiche di Renzi a sindacati, magistrati e imprenditori neofobici. Renzi perciò potrebbe pagarla molto cara. E politicamente. Chi
salverà il soldato Renzi? Difficile dire… Di sicuro, non gli avanzi del basso impero berlusconiano. Che fuori dal Parlamento hanno scarso seguito.
Se
dovesse cadere, a sostituirlo in attesa come al solito delle elezioni, chi
sarà chiamato? Ci
sbilanciamo: Tito Boeri, of course… Il Presidente dell’Inps,
uomo ambizioso e, come dicono, “tramarolo”. Economista, anche fisicamente piacione ( molto più di Renzi), uomo non sgradito alle due sinistre e ai magistrati. Ovviamente,
Boeri, fasciato nel suo elegante completo grigio-rosso,
una volta al governo, come Monti, Amato e Ciampi, ricomincerà a massacrare di tasse e controlli fiscali il
ceto medio...
Carlo Gambescia
Caro Carlo, ho ragione di credere che Renzi Matteo, disastroso leader di una italietta tragicamente votata all'autolesionismo, non sia una guida, bensì un esecutore di compiti fatti a casa degli altri. Tieni conto di una cosetta: che Renzi così come il Paese tutto, è ostaggio di poteri oltreconfine. Non c'è foglia che si muova da noi, che non sia stata approvata nei centri di smistamento delle oligarchie finanziarie mondialiste. Se noti, certe proposte governative finalizzate ad una indistinta etica di massa, sono già legge in Occidente. Noi non battiamo moneta e questo è già una limitazione alla libertà di fare economia, legati come siamo mani e piedi alla BCE, o meglio, alla Banka germanica, la quale deve fare i conti con quella mondiale, ossia yankee. Il potere, me lo insegni Carlo, è fatto più che a piramide, ad albero, dove il tronco alimenta e decide quali rami dovranno vivere e quali tagliare. La democrazia che ha in mente Renzi è obbedir tacendo; le chiacchiere da banditore di televendite, sono la fuffa che gli serve per gabbare santi e italiani. Il resto è "ammuina".
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