lunedì 16 maggio 2016

Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 16 maggio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 15/05/2016, ore 10.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. FINZI MATTIA: “Ti do un aumento.”
SENSINI FABIO: “Grazie, Mattia, ma non c’è bisogno.”
S.E. FINZI MATTIA: “ ‘Io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo.’ Colpo di genio, Fabio! Bravo!”
SENSINI FABIO: “Mi piace vincere facile, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Vincere facile è difficile, Fabio. Ti meriti l’aumento.”
SENSINI FABIO: “Dovresti darlo al papa, l’aumento. Con i passaggi gol che ci fa…”
S.E. FINZI MATTIA: “Strano però. Dice che i gesuiti sono così furbi…”
SENSINI FABIO: “Infatti furbo è furbo, hai visto come ha fregato tutti i suoi gufi? Mai che si lasci inchiodare su una posizione, gli sposta di continuo il terreno di scontro, dice e disdice, li divide, li manda nel pallone…”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma allora perché si è lasciato incastrare così? Sulle unioni civili il Vaticano si è suicidato…li asfaltiamo, e l’unica cosa che riescono a dire è che forse era meglio non porre la fiducia…patetico…”
SENSINI FABIO: “Senti, io di teologia non mi intendo…”
S.E. FINZI MATTIA: [ridendo] “Come?! Non eri cattolico anche tu?”
SENSINI FABIO: [ridendo] “q.b., come te…scherzi a parte, secondo me si sentono soli.”
S.E. FINZI MATTIA: “Si sentono soli?”
SENSINI FABIO: “Hai presente quando è morto Stalin?”
S.E. FINZI MATTIA: “Stalin?”
SENSINI FABIO: “Stalin. Come si sono sentiti i comunisti di tutto il mondo?”
S.E. FINZI MATTIA: “Soli?”
SENSINI FABIO: “Soli. Soli, abbandonati, spaventati. Stalin era il papà. Papà cattivo se vuoi, ma papà.”
S.E. FINZI MATTIA: “E lo Stalin dei cattolici chi sarebbe?”
SENSINI FABIO: “Gesù Cristo.”
S.E. FINZI MATTIA: “Sei matto?”
SENSINI FABIO: “Aspetta. Quanto tempo è passato, fra la morte di Stalin e il crollo del comunismo?”
S.E. FINZI MATTIA: “Vediamo…trentacinque anni?”
SENSINI FABIO: “Una generazione. Gesù Cristo muore, e lascia detto che torna presto e porta il Regno di Dio sulla terra. Lo hanno aspettato duemila anni.”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici che si sono stancati?”
SENSINI FABIO: “Più che stancati, secondo me si vergognano. Si vergognano di averci creduto, si vergognano di essere stati dei coglioni…”
S.E. FINZI MATTIA: “Tipo Walter Poltroni, D’Altema e compagnia cantante?”
SENSINI FABIO: “Esatto. A questo punto, cosa vuoi che dicano? ‘Scusate, ci siamo sbagliati’? Fanno finta di niente, alzano un po’ di polverone, si appellano ai sentimenti e all’identità, provano a riciclarsi…”
S.E. FINZI MATTIA: “Uhm…vuoi dire, tipo Vertinotti?”
SENSINI FABIO: “Tipo Vertinotti. E dopo Vertinotti, chi arriva?”
S.E. FINZI MATTIA: “Niki Svendola.”
SENSINI FABIO: “Niki Svendola. E cosa fa Niki Svendola? Qual è la sua funzione storica?”
S.E. FINZI MATTIA: “Fa tante chiacchiere profetiche e poetiche, maledice il capitalismo, minaccia sfracelli, e al momento di votare sulle cose serie vota sempre con noi. Perché altrimenti cosa fa, il comunismo?”
SENSINI FABIO: “Ecco. Il Vaticano, la CEI, i preti in generale cosa fanno, adesso?”
S.E. FINZI MATTIA: “Uguale a Niki Svendola.”
SENSINI FABIO: “Perché altrimenti cosa vuoi che facciano? La Crociata? Il Regno di Dio?”
S.E. FINZI MATTIA [pausa]: “Poveracci, però…”
SENSINI FABIO: “Sì, un po’ fanno pena…”
S.E. FINZI MATTIA: “Secondo te non ci credono proprio più? Neanche il papa?”
SENSINI FABIO: “Mah…tu ci credi?”
S.E. FINZI MATTIA: “Io? Cosa c’entro io?”
SENSINI FABIO: “Non sei cattolico?”
S.E. FINZI MATTIA: “Anche tu.”
SENSINI FABIO: “Ci credono come noi, Mattia. E vogliono sopravvivere.”
[lunga pausa]
SENSINI FABIO: [ride] “Come diceva Romano Brodi…”
S.E. FINZI MATTIA e SENSINI FABIO [insieme, ridendo]: “I cattolici devono diventare adulti…”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...





Nessun commento:

Posta un commento